PAOLA Rinvio al 5 aprile per termini a difesa rispetto al nuovo capo di imputazione – abuso d’ufficio – contestato a Vincenzo Cesareo, già direttore sanitario dello Spoke Ospedaliero di Cetraro-Paola finito al centro di una inchiesta. Questo l’esito dell’udienza preliminare che si è svolta questa mattina al Tribunale di Paola. La Procura di Paola ha formalizzato una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti dell’ex manager, oggi in pensione (leggi qui), al quale l’accusa contesta 129 episodi: molti dei quali legati all’utilizzo improprio dell’auto di servizio di proprietà dell’Asp di Cosenza (leggi qui). Il pubblico ministero Teresa Valeria Grieco ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Salvatore Pace, Nicola Lucieri (nipote di Cesareo) e per Franco Tripicchio.
Il medico oggi in pensione, nel corso di una lunga intervista rilasciata a L’altro Corriere Tv, aveva ribadito la propria estraneità ai fatti contestati. Sui 129 casi di presunto utilizzo illecito dell’auto di servizio, l’ex manager dice: «Pensate: uno dei più alti dirigenti dell’Asp di Cosenza utilizzava una Panda. Ed ero anche il direttore sanitario di San Giovanni in Fiore, oltre che di Cetraro: ricordo che tra le due strutture ci sono più di 100 chilometri di distanza. E poi eravamo nel pieno della pandemia e io non riuscivo a garantire le turnazioni perché non avevamo personale e non avevamo i dispositivi di sicurezza». (f.b)
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