Biden in Polonia. Mosca: «Obiettivo Donbass», ma Kiev: non cederemo
Il presidente Usa in visita alle truppe, poi l’incontro con il premier polacco. Soldati russi: «Fine della guerra entro il 9 maggio»

KIEV Sono trascorsi 30 giorni esatti da quanto le truppe di Putin hanno invaso l’Ucraina, ma il quadro complessivo dei combattimenti registra un sostanziale stallo. L’avanzata russa si è arrestata su diversi fronti e anzi su alcuni si registrano anche ritirate. In particolare sul fronte Nord, due città importanti come la capitale, Kiev, Kharkiv e Chernihiv resistono agli attacchi russi. Mentre sul fronte sud l’esercito di Putin ha conquistato molti territori, ma non ancora la città di Maiupol che, nonostante il sanguinoso assedio, continua a resistere e non è capitolata.
Le truppe moscovite inoltre registrano, secondo diverse fonti, pesanti perdite in uomini e mezzi. Una situazione quest’ultima, assieme agli effetti delle sanzioni degli Occidentali, che avrebbe creato forti tensioni all’interno dello stesso Cremlino. Tanto che ieri si è diffusa insistentemente la voce di un possibile golpe per defenestrare il premier Putin.
Sul fronte diplomatico si registra un forte compattamento di diversi Paesi contro l’invasione russa dell’Ucraina. Tanto che l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la risoluzione che chiede «l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia». Una risoluzione che ha registrato solo 5 i voti contrari: Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea. Mentre Pechino si è astenuta. Ed il Consiglio d’Europa ha ribadito la sua posizione di sostegno all’Ucraina. Mentre la Nato ha annunciato l’invio di nuove armi.
Soldati russi avvisati che la guerra finirà entro il 9 maggio
Secondo alcuni media internazionali, i soldati di Mosca sarebbero stati avvisati dai loro superiori che la guerra dovrebbe finire entro il 9 maggio, data in cui la Russia celebra con una parata a Mosca la “giornata della vittoria” in memoria della capitolazione della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale.
«Primo obiettivo liberare il Donbass»
Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell’intera regione del Donbass, nell’est del Paese. Lo ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass. «Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass», si legge in una nota del ministero. Gli attacchi per infliggere perdite alle forze ucraine nei territori assediati, si aggiunge nel comunicato, hanno lo scopo di impedire che Kiev invii rinforzi verso il Donbass.
Kiev: «Non cederemo un solo territorio a Mosca»
Ma da Kiev arriva una secca risposta. «L’Ucraina non cederà nessuno dei suoi territori e nessuna sovranità alla Russia». Lo ha affermato il capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak.
Biden è atterrato in Polonia, a Rzeszow
Il presidente Usa è arrivato in Polonia per la prevista visita ufficiale: l’Air Force One è atterrato a Rzeszow, a 100 km dal confine con l’Ucraina. Durante le prime ore della sua visita di due giorni in Polonia, Biden ha incontrato i soldati americani di stanza in questa città.
«La posta in gioco non è solo la difesa dell’Ucraina ma la democrazia nel mondo»: così ha detto Joe Biden parlando alle truppe Usa in Polonia, ricordando che «siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie». È necessario «fare di tutto per far fallire l’autocrazia» e per «difendere la democrazia». Ai militari dell’82esima divisione aviotrasportata a Rzeszow, in Polonia, ha detto «Vi dico grazie, grazie e grazie», ricordando che «la nostra presenza qui è un dovere».
Successivamente il presidente Biden raggiungerà Varsavia per colloqui con i leader polacchi e una visita a un centro di accoglienza per i rifugiati ucraini fuggiti dalla guerra.
Mosca: «Il figlio di Biden gestisce di laboratori per armi biologiche in Ucraina»
La Russia chiederà spiegazioni sul presunto coinvolgimento di Hunter Biden, il figlio del presidente degli Stati Uniti, nei laboratori in Ucraina dove si produrrebbero armi biologiche. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. «Certo, chiederemo spiegazioni. E non solo noi. Sapete che anche la Cina ha già chiesto spiegazioni e che questo programma sia reso trasparente al mondo. Naturalmente, questo sarà di interesse per molti», ha detto il portavoce del Cremlino, citato dai media russi.
Ieri il ministero della Difesa russo ha accusato Hunter Biden di essere coinvolto nel finanziamento di laboratori di armi biologiche in Ucraina. Nel corso di una conferenza stampa Igor Kirillov, capo della Forza di protezione chimica e biologica, ha mostrato dei documenti, asseritamente ucraini e americani, che sarebbero stati trovati durante le operazioni belliche in Ucraina. Secondo questi documenti, il fondo d’investimenti Rosemont Seneca Partners, presieduto da Hunter Biden, avrebbe sponsorizzato un programma di sviluppo di armi biologiche in Ucraina.
Il Cremlino respinge inoltre ogni accusa di «violazione delle convenzioni internazionali» dopo che le autorità ucraine hanno accusato i russi di aver utilizzato bombe al fosforo. «La Russia non ha mai violato le convenzioni internazionali», ha affermato il portavoce Peskov, che – secondo le dichiarazioni riportate dal giornale Komsomolskaya Pravda – ha detto ai giornalisti di rivolgersi al ministero della Difesa per i «dettagli».
Onu: «Superati i mille civili uccisi»
Il bilancio delle vittime civili in Ucraina ha superato quota 1.035: lo ha reso noto la responsabile della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner. Lo riporta il Guardian. Bogner ha inoltre confermato la presenza di fosse comuni a Mariupol, inclusa una che conterrebbe 200 corpi. «Abbiamo informazioni crescenti sulle fosse comuni che ci sono», ha detto Bogner ai giornalisti in un video collegamento dall’Ucraina, spiegando che alcune delle prove provengono da immagini satellitari.
Ucraina, ambasciatore russo: preoccupati uso armi italiane
«La cosa che ci preoccupa è che gli armamenti italiani saranno usati per uccidere cittadini russi». Lo afferma l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. «E voglio ricordare – ha aggiunto – che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati». A proposito della guerra l’ambasciatore che è andato a piazzale Clodio per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano la Stampa dice: «Prima finisce meglio è: sono in corso trattative con l’Ucraina e speriamo in esiti positivi».
Cina: «Nato residuato della guerra fredda»
La Cina si oppone «con forza ad accuse e sospetti infondati, nonché a qualsiasi tentativo di esercitare coercizione e pressione», ricordando che, «in quanto residuo della Guerra Fredda e la più grande alleanza militare del mondo, la Nato segue un concetto di sicurezza obsoleto». È il commento di un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue sul vertice straordinario del Patto Atlantico, in cui i leader hanno invitato tutti gli Stati, inclusa la Cina, a sostenere l’ordine internazionale, compresi i principi di sovranità e di integrità territoriale, in merito all’invasione della Russia a danno dell’Ucraina. Secondo Pechino, la decisione di inviare armi all’Ucraina da parte della Nato potrebbe alimentare nuove tensioni sul paese.
Prosegue le evacuazioni di civili da Mariupol
Reuters riporta alcuni dettagli sulle operazioni per far evacuare i civili da Mariupol. L’Ucraina spera che alcuni civili possano partire oggi in auto private, ha detto la vicepremier Iryna Vereshchuk. Chi sarà in grado di lasciare la città avrà a disposizione autobus nella vicina città di Berdiansk: i mezzi porteranno i civili in fuga alla città di Zaporizhzha. «Faremo tutto ciò che è in nostro potere affinché gli autobus pieni di residenti di Mariupol raggiungano Zaporizhzha oggi», ha detto Vereshchuk. I civili intrappolati lì si sono rifugiati negli scantinati con poco cibo, elettricità o acqua corrente