KIEV Nel 31mo giorno di guerra si registrano due aspetti opposti della strategia portata avanti dai russi. Da un verso le dichiarazioni di volersi “accontentare” solo della conquista totale del Domabass, dall’altro però il quadro della situazione sul campo che vede ancora diverse città ucraine finite nel mirino dei bombardamenti russi. A conferma della prima posizione quanto dichiarato ieri dal ministero della difesa russo che ne ha parlato espressamente. «Le forze armate russe – ha detto – si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass».
Intanto però la giornata si è aperta con le sirene anti-aereo che risuonano in diverse città: dalla capitale Kiev nel centro del Paese, a Zaporizhia e Dnipro nel sud-est, fino a Kharkiv e Sumy nel nord-est.
«Riteniamo l’articolo 5 un obbligo sacro». Lo afferma il presidente Joe Biden a Varsavia, in Polonia, riferendosi all’articolo del trattato Nato secondo cui un attacco armato contro uno o più membri dell’Alleanza sarà considerato come un attacco diretto contro tutte le parti.
Il premier statunitense ha garantito «ulteriori sforzi per aiutare l’Ucraina a difendere il suo territorio» e per far sì che il presidente russo Vladimir Putin «risponda per la brutale aggressione da parte della Russia, comprese nuove sanzioni». A renderlo noto la Casa Bianca dopo l’incontro del presidente americano con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, e quello della Difesa, Oleksii Rezniko. «Ciò che succede in Ucraina sta cambiando l’intero XXI secolo», ha detto Biden. Secondo Kuleba, il presidente americano ha assicurato che gli Usa «saranno con l’Ucraina sempre, fino alla vittoria».
Le truppe russe hanno cercato di arrivare a Odessa dal mare e di sbarcare un gruppo di sabotaggio e ricognizione che è stato respinto. Lo riporta Ukrinform citando Vladislav Nazarov, un ufficiale del South Operational Command.
Nella regione di Kharkiv, nella parte orientale del Paese, le truppe ucraine hanno liberato diversi insediamenti, ma i combattimenti continuano. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleg Sinegubov, citato da Unian. «Oggi, le forze armate ucraine non stanno solo difendendo le loro posizioni, ma stanno lanciando una controffensiva – ha scritto – diversi insediamenti sono già stati liberati in direzione di Malaya Rogan e lì sono in corso combattimenti». Sinegubov ha aggiunto che i combattimenti sono in corso anche nella zona di Izium, nel distretto di Kharkiv, dove le truppe ucraine occupano posizioni difensive. «Le forze armate ucraine continuano a difendere la regione di Kharkiv e non si ritirano di un solo metro», ha affermato.
Le forze russe hanno intanto preso il controllo di Slavutych, una cittadina nel nord dell’Ucraina a pochi chilometri da Chernobyl.
Lo riporta l’Independent. Inoltre le truppe avrebbero rapito il sindaco, Yuri Fomichev, ed hanno occupato l’ospedale locale. A renderlo noto il governatore della regione di Kiev, Oleksandr Pavlyuk. Anche se Ukrainska Pravda comunica che lo stesso primo cittadino sarebbe poi stato liberato.
«La Russia continua ad assediare importanti città ucraine, tra cui Kharkiv, Chernihiv e Mariupol. Le forze russe si stanno dimostrando riluttanti a impegnarsi in operazioni di fanteria urbana su larga scala, preferendo affidarsi all’uso indiscriminato di bombardamenti aerei e di artiglieria per demoralizzare le forze in difesa». Lo scrive in un tweet il ministero della Difesa britannico. «È probabile che la Russia continui a usare la potenza di fuoco sulle aree urbane, cercando di limitare le sue già considerevoli perdite, al costo di ulteriori vittime civili».
Fallito un primo tentativo di evacuare un gruppo di persone da Kherson questa mattina. L’evacuazione era stata organizzata dall’Osce ma, a quanto raccontano fonti locali, il convoglio umanitario, diretto a Odessa, è stato costretto a tornare indietro dal sorvolamento di un bombardiere russo e da alcuni spari esplosi lungo la strada. Il convoglio portava donne e bambini. Kherson è una delle prime città a essere state occupate dai russi.
Un funzionario della Difesa Usa ha riferito ai giornalisti che il Pentagono sa che la Russia sta cercando rinforzi in Georgia per sostenere la sua offensiva nella regione del Donbass. «Abbiamo visto il movimento di un certo numero di truppe dalla Georgia. Non abbiamo un numero esatto», ha detto il funzionario durante un briefing con la stampa. Il funzionario del Pentagono non ha chiarito cosa intendesse per ‘Georgia’, dato che non ci sono truppe russe in questo paese.
x
x