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Il ricordo

Delitto Musella, quarant’anni dall’eccidio

Ricordato a Reggio l’assassinio dell’imprenditore ucciso dai clan nel 1982 con un’autobomba. Aveva denunciato anomalie in un appalto

Pubblicato il: 03/05/2022 – 11:22
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Delitto Musella, quarant’anni dall’eccidio

REGGIO CALABRIA Sono trascorsi esattamente quarant’anni dall’omicidio di Gennaro Musella, l’imprenditore salernitano ucciso con un’autobomba a Reggio il 3 maggio del 1992.
Musella aveva denunciato le anomalie nella gara d’appalto per il porto di Bagnara Calabra. Proprio a seguito di quella denuncia quell’appalto fu annullato. Uno “sgarro” che, secondo quanto emerso dalle indagini” doveva essere pagato con il sangue.
Da qui la decisione di uccidere l’imprenditore salernitano che aveva avuto il coraggio di puntare il dito sugli affari dei clan dello Stretto. Il 3 maggio del 1982 alle 8,20 dopo essere entrato nella sua auto, Musella fu disintegrato dall’esplosione della bomba collocata sotto il suo sedile.
Dietro quella morte, emerse dalle indagini, un patto scellerato tra la mafia catanese di Nitto Santapaola e le cosche di Paolo De Stefano, il boss che cambiò il volto alla ‘ndrangheta calabrese.
Una scelta non casuale quella dell’autobomba che segna il salto di qualità nell’attacco alle istituzioni, ma anche alla società civile da parte dagli uomini del disonore. Un messaggio forte per riaffermare il predominio del territorio da parte dei clan. Un delitto che segue in qualche modo una lunga striscia di sangue che nel 1982 caratterizzò quell’anno: due giorni prima fu ucciso a Palermo Pio La Torre, seguì la strage in cui morì il 3 settembre di quell’anno il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Ed è stata proprio Simona Dalla Chiesa, figlia del generale, a ricordare l’assassinio di Musella a Reggio nel corso di una concelebrazione eucaristica a lui dedicata da don Luigi Ciotti.

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