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Occhiuto: «Ricostruiremo la sanità dalle fondamenta» – FOTO e VIDEO

Sopralluogo del governatore nel cantiere dell’ospedale della Sibaritide. «Possiamo assumere 2500 sanitari. E metteremo mano alla rete ospedaliera»

Pubblicato il: 04/05/2022 – 18:08
di Luca Latella
Occhiuto: «Ricostruiremo la sanità dalle fondamenta» – FOTO e VIDEO

CORIGLIANO ROSSANO La soddisfazione del presidente della Regione è evidente. La prima visita istituzionale di Roberto Occhiuto ai cantieri dell’ospedale della Sibaritide è stata utile al governatore a toccare con mano lo stato dell’arte e l’avanzamento dei lavori, che si dovrebbero concludere a dicembre 2023, come da programma.
Il nuovo polo sanitario che contemplerà 376 posti letto inizia ad intravedersi. Conclusa la parte sotterranea, il piano -1, entro l’estate dovrebbe essere completato anche il piano 0 per poi poggiare le basi – nel senso lettera del termine perché l’ospedale è in buona parte prefabbricato e poi assemblato in loco – per il primo piano.
Occhiuto ha compiuto un lungo tour nel cantiere e si è confrontato con i tecnici che hanno illustrato al presidente metodi di costruzione, tecnologie e prossimi passi.
Al sopralluogo erano presenti anche tanti consiglieri regionali – Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano, Luciana De Francesco, Ferdinando Laghi, Davide Tavernise, Pierluigi Caputo – il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, il responsabile unico del procedimento, Domenico Pallaria.

«Ricostruiremo la sanità dalle fondamenta»

«Sono molto soddisfatto – sono le prime parole di Roberto Occhiuto alla fine del tour – perché ho notato che i lavori stanno procedendo velocemente e con una accelerata impressa negli ultimi mesi. I tecnici mi hanno spiegato che la maggior parte dei corpi sono prefabbricati e che entro fine anno sarà realizzata la struttura, poi seguiranno complesse lavorazioni in termini di impiantistica. La conclusione dell’opera è prevista per dicembre 2023, poi andranno trasferite le attrezzature dagli altri ospedali: avremo un polo sanitario con 376 poti letto, realizzato con tecnologie all’avanguardia e antisismiche. Sono soddisfatto della qualità dei lavori e anche del lavoro compiuto dalle strutture burocratiche della Regione che negli ultimi mesi, soprattutto, hanno lavorato con grande impegno per dare impulso a quest’opera».
«Purtroppo nel settore sanità siamo stati costretti a ripartire dalle fondamenta – sottolinea ancora il governatore –. Mi auguro che questo ospedale rappresenti il simbolo di una sanità che si può ricostruire ripartendo dalle fondamenta e che sia in linea con il diritto alla cura che i calabresi devono pretendere, perché il diritto alla cura è vita, e dove non è garantito non lo si può considerare un posto civile».

«La Calabria può assumere 2500 tra medici e infermieri, il governo deve starci vicino»

Terminati i lavori, l’ospedale della Sibaritide, che sarà polo sanitario di eccellenza per un territorio di 250 mila abitanti, dovrà essere riempito di contenuti. «Stiamo effettuando delle valutazioni insieme al governo. E mentre le altre regioni stanno chiedendo di poter sfondare il tetto delle assunzioni per reclutare medici e infermieri, in Calabria senza oltrepassare quel tetto potremmo assumere 2500 sanitari. E questo non avviene perché le aziende sanitarie non hanno capacità amministrative. Anzi, spesso non bandiscono i concorsi che servono ai cittadini ma quelli per soddisfare le esigenze degli uffici».
Il presidente evidenzia un secondo elemento. Pur bandendo i concorsi «la nostra regione non è attrattiva per i giovani medici specializzati. Se uno di questi dovesse scegliere dove andare a lavorare, sicuramente non propenderebbe per un ospedale fatiscente, male organizzato, ma per una struttura all’avanguardia. Dobbiamo lavorare per creare un sistema di incentivi nell’assunzione dei medici e velocizzare i concorsi a tempo indeterminato. Stiamo agendo in questa direzione e chiedendo supporto al Governo per cambiare, laddove possibile, le regole e rendere più veloci le procedure di selezione. Ho chiesto al governo, ad esempio, di poter procedere alle assunzioni in sanità attraverso la struttura della funzione pubblica, il Formez. Se le aziende sanitarie non riescono ad assumere, allora intervenga la società statale. È importante che in Calabria ci sino medici e infermieri per curare i calabresi. Le strutture sono fondamentali e vanno riempite di professionalità».

«Daremo dignità agli ospedali di Trebisacce, Cariati e Praia a Mare»

«In questo periodo – ricorda poi Occhiuto – stiamo lavorando al programma operativo e ridefinendo le reti ospedaliera e dell’assistenza territoriale. Da qui a qualche settimana riscriverò il Dca 64, il decreto emanato dal commissario Scura che aveva definito la rete degli ospedali. Daremo dignità ai presìdi di Trebisacce, Praia a Mare, Cariati e ad altri nelle province di Reggio e Catanzaro».
«Il dibattito tra hub e spoke sarà sviluppato probabilmente nei prossimi anni – così Occhiuto risponde alle sollecitazioni che giungono da alcuni rappresentanti della politica locali per l’elevazione dell’ospedale della Sibaritide da spoke ad hub – ma per adesso devo riorganizzare la sanità, rendendo efficienti gli ospedali, che siano hub o spoke, per curare i calabresi. Una volta messo in sicurezza il sistema sanitario, il consiglio regionale, e vedo qui tanti consiglieri di maggioranza e opposizione, discuterà su come migliorare ulteriormente la sanità. Intanto dobbiamo compiere il nostro lavoro, uscire dal commissariamento, restituire la sanità ad una gestione ordinaria e poi riprogrammare ulteriormente la rete ospedaliera». (l.latella@corrierecal.it)

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