Offensiva russa nel Donbass, dove Mosca secondo l’intelligence britannica schiera tank Terminator di nuova generazione. I russi fanno sapere di aver distrutto con missili di precisione in 24 ore 13 siti militari, 4 depositi di munizioni e 3 posti di comando ucraini. Zelensky parla di situazione una estremamente difficile. Secondo l’amministrazione militare di Lugansk, i russi tentano di sfondare a Severodonetsk da quattro direzioni ma per ora sono stati respinti. Fuoco su case e strutture civili, dice la polizia ucraina, nella regione di Donetsk, 7 morti. Minati dai russi strade e ponti in quella di Kherson.
I russi stanno concentrando le forze sull’assalto a Severodonetsk che «si sta trasformando in una nuova Mariupol»: lo ha denunciato la commissaria ucraina per i diritti umani della Verkhovna Rada Lyudmila Denisova su Telegram, riporta Ukrinform. «Gli attacchi nemici vengono costantemente effettuati in molte aree e gli insediamenti vengono bombardati da razzi dall’artiglieria e dai sistemi di tiro al volo. Il nemico ha concentrato tutte le sue forze sull’assalto di Severodonetsk, alla periferia della quale si svolgono costantemente battaglie. La città si sta trasformando in una nuova Mariupol», ha detto. I negoziatori russi, intanto, smentiscono di aver aperto alla possibilità di uno scambio di prigionieri tra i combattenti del battaglione Azov e l’oligarca filorusso Medvedchuk. Zelensky lega però la sorte dei militari-eroi agli stessi negoziati di pace. Ma Mosca vuole processare i prigionieri. Arrivato in Ucraina il presidente polacco Duda: interverrà al Parlamento. Draghi chiama il presidente ucraino e «assicura il costante sostegno dell’Italia anche per approvare del sesto pacchetto di sanzioni alla Russia, sbloccare i porti e per l’ingresso di Kiev in Ue». Zelensky lo ringrazia.
«Oggi ci sono 22 milioni di tonnellate (di grano) bloccate e i russi lo rubano costantemente e lo portano da qualche altra parte. La comunità mondiale deve aiutare l’Ucraina a sbloccare i porti marittimi, altrimenti la crisi energetica sarà seguita da una crisi alimentare». Così il presidente ucraino Volodymir Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform. «La Russia ha bloccato quasi tutti i porti e tutte le opportunità marittime per esportare cibo: il nostro grano, orzo, girasole e altro ancora. Queste strade devono essere sbloccate perché ci sarà una crisi nel mondo. Ci sono diversi modi per sbloccarla e un modo è l’esercito. Ecco perché ci rivolgiamo ai nostri partner con la richiesta di armi», ha aggiunto.
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