“Divorzio” Campora-Amantea, Pellegrino boccia la proposta di Socievole: «Fantasiosa»
Il leader della lista “Nea Polis”: «Impossibile ritirarsi dalla competizione elettorale. No a un nuovo commissariamento»

AMANTEA Un contendente si dice pronto a ritirarsi dalle comunali di domenica prossima dopo la decisione del consiglio regionale, che “avvicina” il distacco di Campora San Giovanni da Amantea. L’altro, Vincenzo Pellegrino della lista “Nea Polis”, smonta la proposta di Luigi Socievole. Lo fa per punti. Innanzitutto perché «la vigente normativa non prevede in alcun modo il ritiro dalla competizione elettorale di una lista se non nei termini e con le modalità che evidentemente alcuni ignorano». E poi perché, «se anche fosse legalmente e giuridicamente possibile perseguire detta tortuosa strada, essa sortirebbe il deprecabile effetto di riconsegnare la Città ad una dirigenza commissariale, come tale politicamente inopportuna». La lista “Nea Polis” «ribadisce, come già più volte ripetuto in campagna elettorale che intende rispettare le decisioni della massima istituzione calabrese e soprattutto la volontà popolare che verrà riscontrata dal referendum in questione». E spiega che, in caso di vittoria «verrà avviata da subito una iniziativa politica forte e convinta, in modo condiviso con le popolazioni del basso Tirreno cosentino, a favore dell’unione dei Comuni del territorio della vecchia Usl 11 di Amantea». Arriva, dunque, un “no” alla provocazione di Socievole, considerata «fantasiosa e tardiva» e anche «lesiva delle giuste aspettative economiche e sociali nonché delle irrinunciabili prospettive politiche e di sviluppo della città di Amantea e Campora».