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Coomento a freddo

«Vincitori o vinti ai ballottaggi? Bisogna cambiare la legge elettorale…»

Come si suol dire i commenti a freddo sugli accadimenti sono meno esposti all’impeto delle emozioni che ne alterano le narrazioni. I risultati elettorali dei ballottaggi amministrativi sono stati ogg…

Pubblicato il: 01/07/2022 – 17:57
di Mario Tassone
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«Vincitori o vinti ai ballottaggi? Bisogna cambiare la legge elettorale…»

Come si suol dire i commenti a freddo sugli accadimenti sono meno esposti all’impeto delle emozioni che ne alterano le narrazioni. I risultati elettorali dei ballottaggi amministrativi sono stati oggetto di una varietà di interpretazioni. Abbiamo ascoltato le sempre antiche dichiarazioni dei vincitori presunti e dei vinti “non perdenti”.
Nessuno ha avuto la diligenza di offrire una valutazione di insieme rifuggendo atteggiamenti logori. Il dato su cui mi soffermo è la congerie delle dichiarazioni. C’è stata il solito slancio alla pochezza e alla ipocrisia. Nessuno è stato in grado di dire che la ultima tornata elettorale ha segnato il cammino verso l’abbattimento degli ultimi fragili contrafforti della democrazia.
Ha perso la coalizione di centrodestra? Ma questa coalizione non esiste di fatto dal 2018 con partiti nel governo e altri all’opposizione. Ha vinto il centrosinistra? Quello del campo largo di Letta che ha associato in una complicità senza onore nella “mietitura” un Movimento eversivo come quello dei 5Stelle? Non ha vinto nessuno. O meglio ha perso la politica.
Gli aspiranti capi, che sgomitano per sostituire la nobiltà decadente delle grandi formazioni è prigioniera di un narcisismo ossessivo che fa delle “proprie” ambizioni un progetto politico. I nuovi e i vecchi autarchi sgomitano. Il disegno democratico che avrebbero dovuto trovare alimento nella realtà dei municipi si infrange. Sinistra, destra sono termini che non riscaldano. Gli eversivi ripropongono appendici di avanspettacolo che mettono in luce le truffe politiche consumate ai danni del Paese.
Queste mie convinzioni nascono dalla esperienza vissuta il 26 giugno nella mia città di Catanzaro. Al ballottaggio hanno corso due esponenti entrambi provenienti dalla sinistra ed entrambi supportati da formazioni di centrodestra. Il numero dei consiglieri che supportavano il perdente sono la maggioranza.
Chi ha vinto? Certo c’è un vincitore. Ma non c’è una linea politica, una idea, un progetto legata alla visione di Stato da cui i comuni non possono prescindere. Bisogna riformare la legge elettorale. Certo un sistema proporzionale però, non prendiamoci in giro, con le preferenze per svincolarci dagli autarchi periferici e riprendere il cammino della democrazia interrotto dalla cosiddetta “seconda repubblica”… delle signorie.

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