CATANZARO «Ci sono tantissime persone in gamba, i sindaci che ho incontrato oggi sarebbero molto meglio di alcuni ministri attualmente in carica. Ovviamente, gli spazi sono limitati. Faremo liste competitive da Cosenza alla Calabria Centrale a Reggio, e quindi spero di eleggere più di un calabrese o di una calabrese in Parlamento». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Catanzaro per incontrare gli amministratori del partito nella sua seconda tappa della sua prima discesa elettorale in Calabria. Intercettato dai giornalisti, Salvini si è soffermato sulle tensioni nella Lega regionale, simboleggiate dalla recente polemica tra il presidente del consiglio regionale Mancuso e il commissario del partito calabrese Saccomanno. «Vado avanti, guardo avanti. Il 25 settembre l’Italia cambia, la Calabria cambia, quindi le polemiche mi interessano poco», ha affermato Salvini. Che poi non ha escluso una sua ricandidatura alle Politiche in Calabria dopo il precedente del 2018 (venne eletto in regione): «Io sono a disposizione. Mi candiderò dove mi chiederanno di candidarmi. Mi farebbe piacere, mi farebbe piacere», ha sostenuto il leader della Lega.
Salvini è sembrato piuttosto freddo sull’ipotesi di una candidatura al parlamento dell’ex presidente ff della Regione Spirlì: «Con Nino – ha rilevato il leader della Lega – stiamo lavorando sempre, a prescindere dai ruoli. Adesso si occupa brillantemente di cultura. Però, ripeto, siamo una forza che riconosce la libertà ai territori e quindi le liste calabresi le decideranno i calabresi, non imporrò niente e nessuno». Alla domanda se saranno candidati tutti i consiglieri e gli assessori regionali della Lega, Salvini ha osservato: «Noi stiamo raccogliendo le candidature, che fortunatamente sono numerosissime rispetto ai posti, però tutti faranno la loro parte, candidati o non candidati, io sono soddisfatto del lavoro dei quattro consiglieri, dell’assessore, del presidente del Consiglio regionale. È una bella squadra, e tra mille difficoltà, il Covid, la guerra, la crisi economica, avere una cinquantina tra sindaci e amministratori locali che entrano e ci danno una mano vuole dire che siamo sulla strada giusta. In Calabria mi aspetto un risultato buono, anche se a me interessa che vinca la squadra. Il 25 settembre – ha aggiunto il leader della Lega – si confronteranno due idee diverse di Italia: da una parte quella della Lega, e del centrodestra unito, dall’altra parte mi sembrano che vadano in ordine sparso, i 5 Stelle da soli, letta con Calenda e Di Maio, Renzi da solo, i Verdi da soli. Noi abbiamo un’idea dell’Italia fondata sulla crescita, sul lavoro, sulla sicurezza e sulla lotta all’immigrazione clandestina e io penso che la Lega avrà un risultato positivo e sorprendente non solo in Calabria ma in tutt’Italia».
L’obiettivo per queste elezioni in Calabria è «crescere», ha spiegato Salvini ricordando che «a Cosenza ho incontrato 50 tra sindaci e amministratori locali di tutta la provincia che hanno aderito alla Lega e che daranno una mano. Adesso non so cosa stiano facendo i miei colleghi a Roma, però la Calabria noi la portiamo sicuramente in rappresentanza in Parlamento e spero di essere presente in tutte le province. Facciamo una riunione organizzativa, sono assolutamente fiducioso. Ho fatto da stamattina ad adesso, stasera saremo in 400 a Reggio Calabria, domani sono a Lampedusa. Il tema centrale è il lavoro, è centrale in Calabria, in Puglia, in Veneto e in Lombardia. Il primo atto che ci impegniamo a fare è, come abbiamo già fatto in passato, fermare la Legge Fornero, azzerare definitivamente la legge Fornero, che significa sicuramente lavoro».
Sul piano programmatico, Salvini ha poi elencato alcune priorità: «La prima richiesta che mi hanno fatto i sindaci, gli imprenditori, gli agricoltori che ho incontrato sono infrastrutture, perché se non riesci a viaggiare e a trasportare uomini e merci in maniera veloce e sicura è difficile creare lavoro, pensiamo alla Statale 106, all’alta velocità. Il primo terreno su cui lavorare – ha proseguito il leader della Lega – è mettere in contatto la Calabria e le città calabresi con la Sicilia, a esempio. Domani io vado a Messina e prendo il traghetto: il Ponte che unisca la Sicilia alla Calabria, all’Italia e all’Europa è un’opera indispensabile, non più rinviabile, peraltro pagata da privati. Quindi per creare lavoro devi poterti muovere e viaggiare».
Infine, un commento sulle Amministrative di Catanzaro, nelle quali la Lega, anche se senza simbolo, ha sostenuto un candidato sindaco ex Pd, Donato, poi sconfitto al ballottaggio: «I cittadini a Catanzaro hanno scelto la sinistra e quindi si vede che il centrodestra ha sbagliato. E quando sbagli ne trai lezione e vedi di non risbagliare in futuro. Detto questo, il simbolo della Lega c’è in tutt’Italia, il centrodestra sarà assolutamente unito dappertutto, i problemi in questo caso sono a sinistra. Non che questo mi crei pensiero, noi siamo assolutamente uniti e compatti. E spero – ha concluso Salvini – che Speranza e la Lamorgese non siano più ministri dal 25 settembre». (a. c.)
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