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Le indagini

Picchiava la madre invalida e la compagna, arrestato 33enne a Catanzaro

I carabinieri hanno notificato il provvedimento disposto dal gip. Avrebbe fratturato alcune costole all’anziana madre

Pubblicato il: 06/08/2022 – 11:23
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Picchiava la madre invalida e la compagna, arrestato 33enne a Catanzaro

CATANZARO Aggressioni, minacce di morte e violenze ai danni della compagna e dell’anziana madre. Con queste accuse un 33enne è stato arrestato dai carabinieri della stazione Catanzaro Santa Maria. All’uomo è stata notificata un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro. I reati contestati, in particolare, sono quelli di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia protratti nel tempo, ai danni sia della compagna che della anziana madre, peraltro invalida, consistiti in minacce, anche di morte, nonché in aggressioni fisiche anche consistenti.
L’ipotesi investigativa è che l’uomo, da diverso tempo, avrebbe iniziato a richiedere insistentemente alla compagna e alla madre soldi per acquistare, verosimilmente, sostanze stupefacenti di cui farebbe assiduo uso. Spesso, a tali richieste, si sarebbero affiancate aggressioni con pugni, calci, distruzione di suppellettili dell’abitazione, e percosse anche con l’uso di un manganello . Da ultimo, alla fine del mese di luglio, in un impeto di rabbia avrebbe picchiato la madre, provocandole la frattura di alcune costole. La donna portatasi presso il pronto soccorso dell’Ospedale Pugliese, aveva ricevuto ben 30 giorni di prognosi decidendosi infine, a sporgere denuncia querela nei confronti del figlio, raccontando quanto accaduto nei periodi antecedenti.
L’attività dei Carabinieri della Stazione di Catanzaro S. Maria, ha permesso di cristallizzare diversi elementi a riscontro di quanto dichiarato dalle vittime. Sulla base degli elementi raccolti è stata quindi richiesta dalla Procura della Repubblica di Catanzaro e poi accolta dal Gip la misura cautelare in carcere. Il 33enne, rintracciato nella serata del 4 agosto, è stato quindi tradotto presso la casa circondariale di Catanzaro Siano. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari.

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