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M5S, ritardi e sospetti sulle Parlamentarie. E in tanti si aspettano la candidatura “dall’alto” di De Raho

Risultati delle consultazioni ancora non disponibili mentre affiora il sospetto che Conte voglia “colonizzare” le liste nella regione

Pubblicato il: 18/08/2022 – 16:36
M5S, ritardi e sospetti sulle Parlamentarie. E in tanti si aspettano la candidatura “dall’alto” di De Raho

CATANZARO «L’esito delle votazioni delle proposte di autocandidatura relative ai collegi plurinominali nelle circoscrizioni di Camera e Senato sarà reso noto nei prossimi giorni». Così dal 16 agosto si legge sul sito del Movimento 5 Stelle. A distanza di due giorni però è mistero nel Movimento 5 Stelle in Calabria, perché non si hanno praticamente notizie su come e quando verranno resi noti i risultati delle “Parlamentarie”. Ad allarmare i pentastellati calabresi anche i resoconti della stampa nazionale, che questa mattina ha riportato indiscrezioni per nulla rassicuranti su tempi e modi della pubblicazione dell’esito delle consultazioni, che pure avrebbero registrato una massiccia partecipazione (50mila i votanti in tutt’Italia): secondo quanto riferito dagli organi di informazione Conte potrebbe far pubblicare i risultati a ridosso del 21 agosto, tra domani sera e sabato, quando l’attenzione generale potrebbe essere molto ridotta e quindi le polemiche potrebbero avere meno impatto e meno effetto.

Un ritardo “sospetto”

Del resto il ritardo, evidente, nella pubblicazione del risultati sarebbe dettato dalla necessità di Conte di avere tutto il quadro sotto controllo in modo da studiare bene dove piazzare i candidati che ha indicato nel listino, i suoi candidati. E – riferiscono poi fonti interne al M5S – anche dalla necessità di vedere sui territori quali orientamenti si starebbero delineando. Perché sullo sfondo resta ancora ben presente, nella pancia del Movimento, anche di quello calabrese, il rischio di candidature alle Politiche calate da Roma da Conte e dal suo inner circle. Tra i grillini di Calabria a esempio si percepisce forte la sensazione che uno dei due capilista al proporzionale in Calabria alla fine potrebbe essere l’ex procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho, uno dei 18 big voluti da Conte, anche perché De Raho ha un importante trascorso alla guida della Dda di Reggio Calabria: una sensazione che non troverebbe ancora riscontri concreti ma che sarebbe assolutamente avvertita nel M5S regionale, e ritenuta assolutamente credibile.

Il malumore contro i “paracadutati”

Da qui il crescente malumore nel Movimento calabrese, un malumore che si aggiunge a quello emerso nei giorni scorsi e che è destinato a deflagrare ancora di più se davvero dovesse trovare conferma lo scenario della Calabria come trampolino di lancio per candidati graditi da Conte e dai suoi fedelissimi: basti pensare al coro di critiche verso la decisione della parlamentare uscente Vittoria Baldino, calabrese di origine ma eletta nel 2018 nel Lazio, di proporre l’autocandidatura in Calabria, o ai sospetti, che corrono molto sui social, sul fatto che Conte potrebbe “colonizzare” i listini nella regione premiando con una candidatura utile gli uscenti che ritiene più vicini, come a esempio, oltre alla Baldino, il vibonese Riccardo Tucci, il più “contiano” di tutti dopo il deputato uscente Massimo Misiti, che invece non si è ricandidato preferendo restare coordinatore regionale del M5S. (c. a.)

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