Meloni contro il ministro francese: «No a ingerenze dall’estero»
La leader di Fdi su Facebook: «È finita l’era dei governi Pd che chiedono tutela all’estero»

ROMA «Leggo su La Repubblica che il ministro francese Laurence Boone avrebbe detto: “Vogliamo lavorare con Roma ma vigileremo su rispetto diritti e libertà” e “saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto”. Voglio sperare che la stampa di sinistra abbia travisato le dichiarazioni fatte da esponenti di governo stranieri e confido che il Governo francese smentisca queste parole, che somigliano troppo a una inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell’Ue. L’era dei governi a guida Pd che chiedono tutela all’estero è finita». Così su Fb Giorgia Meloni.
Le frasi che hanno innervosito Meloni
«Non commento la scelta democratica del popolo italiano, ma in Europa la Francia sarà vigile sul rispetto di certi valori, come i diritti umani e in particolare il diritto all’aborto», aveva dichiarato in particolare la prima ministra Elizabeth Borne ai media locali. In un’intervista a Repubblica le ha fatto eco la ministra degli Affari europei, Laurence Boone, affermando che «Parigi sarà attenta al rispetto dei valori e delle regole di uno Stato di diritto», le quali «si applicano a tutti i 27 membri dell’Unione europea», e che «l’Ue ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia». In riferimento alla volontà della Francia di inserire il diritto all’aborto nella Carta dei diritti umani dell’Ue e all’ipotesi di ottenere il sostegno dell’Italia in questa iniziativa, Boone ha sottolineato che «c’è bisogno di unanimità. […] Quando vediamo quello che è successo negli Usa, capiamo che dobbiamo rimanere estremamente vigili».