CORIGLIANO ROSSANO La crisi rifiuti che attanaglia da giorni la città di Corigliano Rossano – l’ennesima negli ultimi tre anni – sarà tamponata. Sostanzialmente, dopo l’intervento del sindaco Stasi nel corrispondere un pagamento di mezzo milione di euro alla società che gestisce l’impianto di Bucita – il comune di Corigliano Rossano è centro di costo dell’Ato di Cosenza, ovvero l’ufficio che materialmente paga i gestori delle discariche – la Regione oggi pomeriggio ha autorizzato a stoccare sessanta tonnellate al giorno di scarti provenienti dall’impianto pubblico rossanese, nella discarica di San Giovanni in Fiore.
Il vero problema dei rifiuti è, infatti, ad oggi, il conferimento di quegli scarti della differenziata che a Corigliano Rossano resta comunque molto bassa, tra il 35% ed il 40%.
A darne notizia la consigliera regionale Pasqualina Straface che ha riferito gli esiti di una riunione tenutasi nel pomeriggio alla presenza del capo di gabinetto del presidente della Regione, Luciano Vigna, del commissario dell’Autorità Rifiuti e Risorse idriche della Calabria, Bruno Gualtieri e del sindaco Flavio Stasi.
Un summit, servito, insomma per tamponare l’emergenza di una città che produce più del doppio dei rifiuti che smisterà a San Giovanni in Fiore.
Pasqualina Straface si era interessata alla questione già nei giorni scorsi invitando il Comune di Corigliano Rossano a non scaricare tutte le responsabilità sulla Regione ed a fare la sua parte nella corresponsione degli arretrati che spettano al gestore di Bucita.
«A Bucita – ha dichiarato Pasqualina Straface – avevano chiuso i cancelli perché non venivano pagati. Avvenuto il saldo di una trance, la raccolta ripartirà. Esprimo soddisfazione perché attraverso questa concertazione in Regione, e grazie all’interessamento del presidente Occhiuto, il problema è stato risolto».
Di diverso tenore le dichiarazioni di Flavio Stasi. «Come dicevo dieci giorni fa, per risolvere la situazione serviva un tavolo utile a verificare e risolvere i problemi. C’è voluto del tempo, mi auguro che l’incontro a cui ho partecipato sia risolutivo, a testimonianza del fatto che il comune di Corigliano Rossano era esente da responsabilità se si sono sbloccati i conferimenti altrove. C’era comunque bisogno di un confronto tra istituzioni che si è svolto in un clima sinergico, come auspicato».
Le sessanta tonnellate che saranno raccolte quotidianamente – rispetto alle 140 prodotte – potrebbero bastare, secondo il primo cittadino, a calmierare l’emergenza. (l.latella@corrierecal.it)
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