«L’autonomia: siluro del governo contro il Sud»
Occhio al Siluro che il Governo Meloni sta per indirizzare verso il deretano del Sud e dei Meridionali con l’art. 143 della Legge di Bilancio che verrà discussa in Parlamento entro il 31 dicembre. Co…

Occhio al Siluro che il Governo Meloni sta per indirizzare verso il deretano del Sud e dei Meridionali con l’art. 143 della Legge di Bilancio che verrà discussa in Parlamento entro il 31 dicembre.
Con questo famigerato articolo, i Livelli essenziali nelle prestazioni (Lep) non saranno più determinati e finanziati, secondo quanto dice la Costituzione, sulla base del fabbisogno reale del Mezzogiorno e della Calabria, ma in base alle volontà politiche di questo governo che trascura il sud.
L ‘autonomia Regionale Differenziata, che tanto vuole e reclama anche il Presidente dell’ Emilia Romagna Stefano Bonaccini, candidato alla Segreteria Politica Nazionale del PD, verso la quale stanno spingendo come i forsennati i Presidenti Regionali leghisti di Veneto e Lombardia, Zaia e Fontana, e la Lega nella sua interezza, sta per diventare una realtà che produrrebbe per l’Italia una Secessione di fatto e la fine dell’Unità Nazionale.
La Calabria e le Regioni del Sud devono reagire e contrattaccare con veemenza contro questo abominio che va scongiurato.
Oggi nella mobilitazione dello sciopero generale regionale convocato da CGIL e UIL e culminato con la riuscita manifestazione tenutasi a Catanzaro, questo è stato uno dei temi centrali oggetto della piattaforma costruita dalle OO SS nazionali dirette da Landini e Bombardieri contro le politiche economiche, contro i lavoratori, contro i ceti sociali più fragili, contro la povertà e contro il Mezzogiorno perpetrate delle destre al governo capeggiate da Giorgia Meloni con cui hanno redatto la loro legge di bilancio.
Il presidente Occhiuto cosa intende fare?
Le forze politiche e sociali si affiancheranno ai sindacati mobilitandosi nelle istituzioni locali, regionali e nazionali e nei rispettivi territori?
L’ allarme lanciato oggi da CGIL e UIL non può restare isolato, l’Italia è una e indivisibile e potrà rilanciarsi soltanto se il gap infrastrutturale, sociale, economico ed occupazionale fra il Meridione e il Centro-Nord verrà colmato e le disuguaglianze eliminate, non certo con un antistorico e inutile ritorno agli staterelli pre-risorgimentali e alle piccole patrie.
Cosa ne pensano “i patrioti” di Fratelli d’Italia tutti “Patria, Dio e Famiglia” ?
E noi comunità del Sud, quando ci sveglieremo dal nostro torpore indolente e dal nostro abulico menefreghismo?
*segreteria regionale Sinistra Italiana della Calabria