CATANZARO La Giunta delle elezioni della Camera, nella seduta di ieri, ha preso atto della incompatibilità con il mandato parlamentare di cinque deputati – tra cui i calabresi Giovanni Arruzzolo (Forza Italia) e Simona Loizzo (Lega) – per la loro carica di consiglieri regionali, diffidandoli a optare entro 30 giorni. Se entro questo termine non avverrà la loro scelta, i deputati decadranno automaticamente dal mandato parlamentare, anche se tutto porta a ritenere che Arruzzolo e Loizzo sceglieranno di restare alla Camera, lasciando così lo scranno di consigliere regionale ai primi dei non eletti alle Regionali 2021, vale a dire Domenico Giannetta (Forza Italia) e Pietro Molinaro (Lega), per i quali peraltro si tratterebbe di un ritorno a Palazzo Campanella. Arruzzolo e Loizzo sono gli unici due eletti al Parlamento lo scorso 25 settembre che ancora non si sono dimessi dalla carica di consigliere regionale, come invece hanno fatto Nicola Irto, del Pd, e Fausto Orsomarso, di FdI (infatti già surrogati rispettivamente da Giacomo Muraca e Sabrina Mannarino).
Il presidente della Giunta delle elezioni della Camera, Fornaro, ha poi specificato che «chi è eletto o nominato in organi appartenenti a diversi livelli di governo non può comunque ricevere più di un emolumento, a sua scelta». In una delle ultime sedute del Consiglio regionale peraltro Arruzzolo ma motivato il suo temporeggiamento con l’intenzione di concludere le operazioni di rendicontazione delle spese del gruppo di Forza Italia di cui è presidente per non scroccare l’onere sul suo successore. La posizione di Arruzzolo e Loizzo inoltre dovrebbe essere al centro anche dei lavori della Giunta delle elezioni del Consiglio regionale in programma domani, dopo una serie di sedute rinviate per mancanza di numero legale. (redazione@corrierecal.it)
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