CROTONE Piena legittimità dell’ordinanza di demolizione delle opere ritenute abusive del “Marine park village” di Crotone e della conseguente sanzione pecuniaria comminata ai titolari del villaggio turistico di Punta Scifo. A stabilirlo la sesta sezione del Consiglio di Stato che con sentenza n. 348/2023 (presidente Giancarlo Montedoro ed estensore Stefano Toschei), ha accolto le tesi difensive degli avvocati Achille Morcavallo e Sabatino Rainone, per il Comune di Crotone respingendo gli appelli riguardanti il villaggio di Punta Scifo.
Il Comune di Crotone emetteva ordinanza di demolizione per la realizzazione di opere abusive nel villaggio di Punta Scifo. Avverso a questo provvedimento i titolari della struttura si erano opposti davanti al Tar Calabria che respingeva, però, il ricorso. Una decisione anche questa contestata dagli imprenditori che presentavano ricorso in appello. Intanto il Comune di Crotone ingiungeva anche la sanzione pecuniaria prevista dalla legge in ipotesi di mancata demolizione. Gli interessati proponevano pure impugnativa avverso detta sanzione pecuniaria. Il Tar respingeva anche questo ricorso.
Veniva impugnata poi dai titolari della struttura anche quest’ultima sentenza, con altro ricorso al Consiglio di Stato. In questo caso per il Comune di Crotone si costituivano in giudizio gli avvocati Achille Morcavallo e Sabatino Rainone contestando i contenuti dei ricorsi stante la piena legittimità degli atti adottati dall’ente.
Infine la decisione del Consiglio di Stato che con la sentenza n. 348/2023 ha definitivamente respinto i ricorsi confermando la piena legittimità dell’ordinanza di demolizione e della sanzione pecuniaria. Ora gli atti risultati legittimi potranno avere regolarmente esecuzione.
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