CATANZARO «Mi auguro che il governo sappia trovare soluzioni a questo grido di dolore che stiamo lanciando oggi». L’intervento del procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2023 si è concentrato sulla scarsa propensione dei magistrati a venire a lavorare in Calabria. «Un esempio – ha detto Falvo – e quello della Procura europea che è stata soppressa perché nessuno ha fatto domanda». Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, Falvo ha sottolineato il fatto che «non si è pensato a un aumento di organico ma a soluzioni tampone». Il procuratore ha affrontato anche il tema del turnover alla luce dei problemi causati nel territorio di Vibo Valentia. «Il Tribunale si trova in una situazione drammatica – ha detto Falvo – i giudici dovranno affrontare processi come Rinascita, Rinascita-Petrolmafie, e le ultime due mastodontiche operazioni degli ultimi giorni (Rinascita 3 e Olimpo, ndr)».
Il procuratore Falvo ha sottolineato le conseguenze di una giustizia sguarnita e con le armi spuntate: «Se la gente non potrà rivolgersi alla giustizia si rivolgerà al capo bastone di turno». Il magistrato ha inoltre posto l’accento sulla necessità di «rivedere la geografia giudiziaria e pensare all’istituzione dei tribunali distrettuali». Incentivi seri servono, secondo Falvo, per rendere più appetibile lavorare in Calabria.
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