LAMEZIA TERME «Viviamo apparentemente un momento di grande slancio del settore dell’edilizia, soprattutto se si tiene conto dei dati delle casse edili dalle quali emerge una massa salariale importante, che non si vedeva da tanto tempo. I lavori ci sono e gran parte di questa massa salariale è determinata dall’edilizia privata, ma siamo in attesa di capire cosa riserverà il futuro al settore». A dirlo, al Corriere della Calabria è la segretaria generale della FenealUil Calabria, Maria Elena Senese. Il dubbio sul futuro del comparto edilizio dipende «dalle nuove direttive del Governo», dice Senese che aggiunge: «Il super bonus è stato stroncato da una normativa a dir poco esilarante ed ha inciso in maniera negativa sul settore. Motivo per cui abbiamo chiesto da tempo al Governo di risolvere il problema dei crediti incagliati». Le imprese, infatti, continuano a non avere liquidità «pur avendo preso impegni non solo con gli Istituti di credito ma anche nei confronti dei fornitori». Senese chiede inoltre un intervento urgente sull’innalzamento dei costi dell’energia, «altrimenti avremmo un settore a rischio recessione».
Lavori (quasi) fermi e crediti paralizzati minano le certezze delle imprese e ovviamente si ripercuotono sui lavoratori. «Tutto l’indotto che gira intorno al settore dell’edilizia si aspetta un segnale». Così come si attende di conoscere meglio quanti fondi del Pnrr arriveranno in Calabria. «Non conosciamo lo stato dell’arte, non sappiamo a che punto siano i progetti: penso ad esempio a quelli legati all’edilizia scolastica» – continua Senese – «perché sono interventi che avevamo già calendarizzato e sui quali c’è stato un impegno economico che oggi non si può rispettare visto l’innalzamento di tutti i costi». Secondo la segretaria, «occorrerebbe un intervento sulla rimodulazione del Pnrr necessaria per adeguarsi ai prezzi correnti». (f.b.)
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