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«Lunedì studenti in aula con la fascia bianca in segno di lutto e ribellione per la tragedia di Cutro»

L’esortazione della scrittrice Elena Stancanelli viene accolta con favore dal mondo della scuola

Pubblicato il: 04/03/2023 – 9:52
«Lunedì studenti in aula con la fascia bianca in segno di lutto e ribellione per la tragedia di Cutro»

ROMA L’esortazione della scrittrice Elena Stancanelli ai ragazzi a presentarsi lunedì a scuola con una fascia bianca in segno di lutto e di ribellione per la tragedia avvenuta domenica scorsa nel mare antistante la Calabria, che arriva dalle colonne de La Stampa, viene accolta con favore dal mondo della scuola. «La Flc Cgil è assolutamente convinta che la partecipazione attiva degli studenti, degli insegnanti, dei presidi, alla vita politica, culturale e civile del paese – dice all’Ansa la dirigente sindacale Graziamaria Pistorino – sia il primo elemento di democrazia; sono benvenute tutte le iniziate che oggi nella scuola possano dire “no” all’indifferenza e alla mancanza di solidarietà. Le attività di sensibilizzazione non possono che essere orientate alla partecipazione sociale. La Flc Cgil sarà in piazza anche domani a Firenze per dire no all’indifferenza e all’impegno sociale di tutta la comunità scolastica». «Sono per una scuola inclusiva e multietnica, ospitiamo una scuola cinese ed una associazione ucraina, mi batto per una istruzione non selettiva ma plurale che valorizzi i talenti di ciascuno; oramai non possiamo più parlare di barriere e confini territoriali – racconta Antonio Volpe, preside del Liceo Pilo Albertelli di Roma – siamo cittadini del mondo, il problema è capire se siamo in grado in Italia di essere nei fatti e non solo a parole pronti per una società multiculturale, inclusiva, dove non vige la legge di una meritocrazia a vantaggio solo di chi è già un privilegiato, una comunità di persone che camminano insieme, l’una a fianco all’altra con pari dignità, pari diritti e doveri, venga a scuola a conoscere lo sforzo di chi porta avanti questa battaglia e le resistenze maggiori si annidano dove meno te lo aspetteresti». Più sfumata la posizione dell’Associazione presidi Anp. «Se uno studente venisse a scuola con una fascia bianca per unirsi a questa forma di manifestazione – osserva Cristina Costarelli di Anp Lazio – non ci sarebbe nulla da osservare anche perché si tratta di una iniziativa pacifica. Altro è schierarsi su un fatto su cui si stanno concentrando delle indagini e presumere di sapere come sono andate le cose, questa non la trovo una linea da sostenere. Chi di dovere sta analizzando come sono andati i fatti. In linea di principio bisogna sempre sostenere l’accoglienza e il soccorso ma nel caso specifico, prima di schierarsi su posizioni forti che presumono una verità che non c’è, non lo trovo opportuno, almeno a scuola. Se poi qualche studente si presenterà con una fascia bianca a scuola nessuno porrà osservazioni ma cerchiamo di sapere cosa è veramente successo prima di partire su posizioni molto schierate». Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola, spiega che «su tragedie come quella di Crotone non viene mai meno la nostra attenzione, né l’impegno a combattere ogni forma di indifferenza: come gente di scuola ne facciamo oggetto di un lavoro costante e quotidiano, insito nella natura del servizio che ogni giorno svolgiamo col nostro lavoro. La presenza del presidente Mattarella di fronte alle bare dei migranti esprime la partecipazione corale del Paese a una tragedia immensa che scuote le coscienze di tutti». Per gli studenti, parla l’Uds con la coordinatrice Bianca Chiesa. «L’iniziativa proposta dalla scrittrice Elena Stancanelli ha il giusto obiettivo di sensibilizzare e porre l’attenzione rispetto al naufragio ma non è bastevole al fine di ribadire la necessità di riconoscere come le politiche migratorie dell’Europa causino vittime tra le persone che cercano condizioni di vita migliori».

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