CROTONE Tre distinti giudizi davanti alla sezione Calabria della Corte dei conti. E altrettante condanne per Giuseppe Basile, economo dell’ospedale di Crotone per la gestione delle “spese per riparazioni, manutenzioni e acquisti in economia”. Sono tre – riferiti agli anni 2015, 2017 e 2018 – i registri di segreteria che finiscono per inguaiare Basile. Tutti depositati il 27 gennaio 2021. E tutti anomali, secondo le valutazioni dei giudici contabili. La formula riassuntiva, per quanto burocratica, è piuttosto chiara: «Sulla base della documentazione prodotta, viene riscontrata una parziale omissione nei versamenti periodici per la restituzione del fondo cassa residuo non utilizzato». Per l’accusa, l’economo non avrebbe restituito tutto quanto dovuto all’Asp nei tre anni oggetto dell’analisi contabile. Il giudizio conferma e lo condanna a risarcire l’azienda per un totale di 30mila euro (13.500 per 2015; 6.882 per il 2017; 9.993 per il 2018). Le sentenze sono state depositate il 10 marzo.
Il caso investe anche la giustizia ordinaria, stando agli atti. Nelle sentenze della Corte dei conti si specifica che con una comunicazione del 22 luglio 2021 «l’Ufficio gestione economiche e finanziarie dell’Asp di Crotone ha comunicato al direttore dell’ufficio Gref della medesima Azienda che, successivamente alla notifica da parte di questa Corte delle irregolarità dei conti dell’agente contabile in questione per il 2015, il 2017 e il 2018, “l’Uffìcio Ragioneria ha rivisto i conteggi, riscontrando l’omissione dei versamenti di cui sopra”, aggiungendo altresì che “ad oggi, l’economo signor Basile Giuseppe, non ha provveduto ai versamenti dovuti”». Altra nota parte il giorno successiva dall’Azienda sanitaria pitagorica, il cui commissario straordinario informa «la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone dei rilievi formulati da questa Corte, “per ogni ipotesi di reato che riterrà di ravvisare». (ppp)
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