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Cosenza, l’infermiere a una bimba: «Ti spacco la faccia». Occhiuto: «Se è vero, sia licenziato» – VIDEO

L’episodio si è verificato all’interno del laboratorio di analisi di via Zara. Le scuse del commissario dell’Ao De Salazar

Pubblicato il: 12/04/2023 – 10:16
Cosenza, l’infermiere a una bimba: «Ti spacco la faccia». Occhiuto: «Se è vero, sia licenziato» – VIDEO

COSENZA L’episodio risale a qualche giorno fa. Il luogo è il laboratorio dei prelievi del sangue dell’ospedale Annunziata di Cosenza di via Zara. Una bimba di quattro anni, accompagnata dalla madre, dopo aver atteso a lungo il suo turno, si rivolge a un infermiere chiedendo quanto tempo occorra ancora per il prelievo. A questo punto, secondo la ricostruzione della madre, viene aggredita verbalmente dall’uomo. «Ci accomodiamo in una delle stanze – scrive la donna in una lettera a Cosenzaduepuntozero.it ricostruendo l’episodio – dove ci attende un infermiere, senza nome e cognome sul camice. Da subito questo operatore sanitario inizia a lamentarsi con me delle numerose analisi e delle etichette mancanti che allo sportello Cup non hanno potuto stampare. Continua la lamentela dicendomi che avrebbe dovuto scrivere a mano la dicitura delle analisi e che lui non ricordava neanche, nonostante avesse la lista scritta sulla sua scrivania. Dopo una quarantina di minuti di attesa, la bimba digiuna e giustamente annoiata, inizia a chiedere quando avrebbe fatto il prelievo e in quel momento, anziché tranquillizzarla, l’infermiere le dice: “Se non la smetti vuoi vedere che ti spacco la faccia?” Io per la prima volta in vita mia sono rimasta senza parole… Non ho avuto neanche la forza per rispondere a tono! Ho pensato solo alla bimba in lacrime, alla necessità primaria di farle delle analisi urgenti, alla voglia di uscire da lì nel minor tempo possibile… Dopo queste brutte parole l’infermiere va via e rimaniamo sole io e mia figlia per un tempo che sembra infinito. Il prelievo è stato fatto alle ore 10.20, senza una scusa, senza un minimo di sensibilità e di empatia. Ci si rivolge a strutture sanitarie non per passatempo ma per reali necessità e si spera sempre di trovare personale sanitario che abbia realmente a cuore la sua missione e non il suo conto in banca. Questo è stato il primo prelievo della mia bimba che ancora mi dice: ”Mamma, quel signore voleva spaccarmi la faccia!”. A lei rimarrà impressa questa pessima esperienza e a me, la rabbia di non aver chiamato le forze dell’ordine».

Occhiuto: Se è vero, l’infermiere sia licenziato

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto chiede al commissario dell’Azienda ospedaliera Vitaliano De Salazar di approfondire la vicenda ed eventualmente intervenire. «In queste ore – evidenzia il governatore – sta giustamente avendo grande risalto mediatico nella nostra Regione la notizia secondo la quale un infermiere dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza si sarebbe rivolto in modo minaccioso nei confronti di una bimba di 4 anni che aspettava di fare un prelievo del sangue. La piccola era annoiata – questa la ricostruzione della madre -, e dopo una sua legittima domanda sui tempi di attesa sarebbe stata aggredita verbalmente dall’operatore sanitario: “se non la smetti vuoi vedere che ti spacco la faccia?”. Il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano De Salazar, ha immediatamente avviato un’indagine interna. Se la vicenda fosse confermata dagli accertamenti in corso mi aspetto una sanzione esemplare per l’infermiere protagonista di questo episodio, fino al licenziamento. La nostra sanità – prosegue il governatore – ha gravi problemi e fa quotidianamente i conti con carenze strutturali che stiamo faticosamente cercando di superare. Ma la buona educazione, lo spirito di servizio, la gentilezza e anche qualche sorriso nei confronti dei pazienti non costano nulla e dovrebbero essere la prassi, sempre e comunque. Medici e infermieri nell’esercizio delle loro funzioni rappresentano la Regione e le buone maniere sono indispensabili per instaurare e mantenere un positivo rapporto di collaborazione tra servizio sanitario regionale e cittadini».

Le scuse di De Salazar

In realtà lo stesso De Salazar era intervenuto immediatamente sulla questione, scrivendo al sito Cosenzaduepuntozero.it. «Ho letto quanto accaduto alla Signora Vittoria De Luca e me ne dispiaccio: se da un lato voglio rassicurare i cittadini che l’Azienda è seriamente impegnata a migliorare l’umanizzazione delle cure e che la stragrande maggioranza del personale è dotato di professionalità e umanità, dall’altra voglio, ancora una volta scusarmi con la Signora e chiederle, attraverso il vostro giornale, o direttamente se la Signora desidera incontrarmi, il giorno e l’ora del grave accadimento per poter, senza indugio, adottare misure severe quanto necessarie. Tali atteggiamenti offendono la cittadinanza e minano alla base la credibilità delle tantissime professionalità esistenti all’Annunziata che non meritano di essere infangate per comportamenti di singoli operatori la cui condotta, evidentemente, è frutto di carenze di un vissuto ancor prima che aziendale, personale. Sull’accaduto, ovviamente, è stata già predisposta un’indagine disciplinare interna di verifica».

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