CORIGLIANO ROSSANO Non ce l’ha fatta l’uomo di cittadinanza rumena di mezza età soccorso in Viale Margherita stroncato da arresto cardiaco. Il 118 era stato chiamato da un amico della vittima. Sul posto è arrivata un’ambulanza non medicalizzata che si è potuta limitare soltanto ad effettuare il massaggio cardiaco. Continuando a fare le manovre di rianimazione, nel frattempo il personale paramedico ha attivato un’altra ambulanza di supporto e l’Elisoccorso da Cirò.
Una delle due ambulanze si è subito recata in ospedale per prendere l’equipe arrivata con l’elisoccorso composta da anestesista, rianimatore e infermiere. I medici, raggiunta l’abitazione, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Inutile il dispiego di forze e soccorsi arrivati soltanto successivamente rispetto alle prime ambulanze, purtroppo, ancora una volta senza medico a bordo.
Appena una settimana fa, in località Zolfara, un altro giovane di 38 anni ha perso la vita, sempre per arresto cardiaco, in una circostanza simile a quella odierna nella quale l’ambulanza era arrivata senza medico a bordo.
La domanda è una: in assenza di medici perché l’uomo non è stato trasferito direttamente in ospedale, considerato che viale Margherita dista appena 300 metri dall’ospedale spoke “Giannettasio”?
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