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Calabria Verde, Confsal e Snalv: «Mai applicati gli aumenti previsti dal contratto integrativo»

Dopo l’incontro con il lavoratori, i sindacati il prossimo 29 giugno si confronteranno con la Regione

Pubblicato il: 20/06/2023 – 10:04
Calabria Verde, Confsal e Snalv: «Mai applicati gli aumenti previsti dal contratto integrativo»

LAMEZIA TERME Lo scorso 13 giugno presso il Grand Hotel Lamezia si è svolta un’assemblea generale promossa dai sindacati Snalv Confsal e Confsal, alla presenza dei lavoratori della sorveglianza idraulica, dipendenti di Azienda Calabria Verde. L’incontro è stato un momento di confronto sui contenuti della piattaforma rivendicativa presentata e che sarà oggetto di discussione al prossimo incontro con la Regione e con Calabria Verde previsto per il 29 giugno, ma soprattutto si è discusso del tavolo negoziale per l’aggiornamento e l’adeguamento del Cirl forestale.
«Destano grande preoccupazione – si evidenzia in una nota dei sindacati – le voci sull’avvio delle trattative per il rinnovo del Cirl, senza aver prima dato attuazione al Cirl 2019-2021 che prevedeva due integrazioni al Salario Integrativo Regionale, una a decorrere dal primo luglio 2019 e una dal primo gennaio 2020, che avrebbero comportato un aumento medio di 100 euro al mese per ciascun dipendente, oltre a una indennità “una tantum” fino a 995 euro».
«Il Cirl 2019-2021 – prosegue la nota – è un contratto già firmato dalle parti sindacali e dalle parti datoriali – rispetto al quale i lavoratori non hanno visto fino a oggi nemmeno un centesimo- a cui può essere data attuazione immediatamente attraverso il semplice recepimento da parte della Giunta Regionale. Non ci sono ragioni logiche per non recepire tale contratto e poi procedere al rinnovo del Cirl 2022-2024. L’unica ragione sarebbe quella di penalizzare i lavoratori della forestazione che perderebbero i diritti, soprattutto economici, già cristallizzati nel Cirl 2019-2021. Avviare le trattative per il rinnovo del Cirl 2022-2024, senza aver dato attuazione a quello precedente potrebbe servire soltanto a perdere ulteriore tempo e a penalizzare ancora di più tutti i dipendenti del comparto ai quali viene ancora applicato il Cirl del 2008.  Si dovrebbe quindi procedere al rinnovo solamente dopo l’attuazione del Cirl 2019-2021 e, per tali motivi, la Confsal e lo Snalv Confsal chiedono alle altre sigle sindacali di procedere uniti in questa battaglia di giustizia e di dignità a favore di tutti i lavoratori del comparto idraulico-forestale, attraverso la richiesta formale di attuazione del Cirl 2019-2021, senza pregiudicare in alcun modo la prosecuzione delle trattative per il rinnovo del Cirl 2022-2024. 

Qualsiasi azione tendente a non dare attuazione al Cirl 2019-2021 – conclude la nota – sarebbe illogica e non sarebbe fatta certamente nell’interesse dei lavoratori, ai quali deriverebbe solo un danno economico che non sarebbe recuperabile in alcun modo».

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