REGGIO CALABRIA Sedici leggi approvate dal Consiglio regionale nel 2021 presentano criticità sotto il profilo della copertura finanziaria: è quanto emerge da una relazione della Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti. Nel mirino dei magistrati contabili in particolare le leggi delle Regioni caratterizzate da omessa o insufficiente redazione delle relazioni tecniche illustrative, dal perdurante ricorso, quale mezzo di copertura di nuovi o maggiori oneri, alle risorse di bilancio già stanziate, dalla copertura con maggiori entrate dall’incerta natura, dalla omessa quantificazione degli oneri, dall’eccessivo uso della clausola di invarianza finanziaria, a volte solo affermata ma non dimostrata. Per quanto riguarda la Regione Calabria, la gran parte delle leggi sotto la lente della Corte dei Conti risale alla legislatura precedente a quella attuale, ma alcune rientrano temporalmente anche nei primi mesi dell’attuale legislatura. Tra le leggi approvate nel 2021 dal Consiglio regionale calabrese che a parere dei giudici amministrativi mostrano lacune sotto il profilo della copertura finanziaria spiccano le norme in materia di liquidazione di enti pubblici e fondazioni, la norma sull’aumento di capitale sociale della Sacal, la norma sull’istituzione di Azienda Zero, il rifinanziamento del prestito con il Mef per l’estinzione dei debiti sanitari al 31 dicembre 2005 e la storicizzazione delle risorse del precariato storico. (redazione@corrierecal.it)
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