ROMA Addio al caldo torrido della terza e ultima ondata di calore dell’estate 2023: «Sta arrivando la cosiddetta perturbazione di fine estate», osserva Dino Zardi, professore di Fisica dell’atmosfera all’Università di Trento e presidente dell’Associazione italiana di scienze dell’atmosfera e meteorologia. «La tempesta di fine estate – aggiunge – resetta le temperature. È possibile che successivamente ci saranno ancora temperature relativamente alte, ma non più ondate di calore come quelle passate». Come accade ogni anno a fine estate, osserva l’esperto, «una perturbazione di origine atlantica segna il graduale cambiamento della situazione meteorologica». Vale a dire che l’anticiclone che caratterizza il clima estivo si attenua e lascia via libera a masse d’aria più fredda. «In passato a dominare l’estate era l’anticiclone delle Azzorre, che dall’Atlantico portava un’aria più mite rispetto al caldo torrido che da qualche anno arriva con l’anticiclone africano», dice Zardi. «Con la fine dell’estate – aggiunge – gli anticicloni si attenuano, mentre si infiltrano masse di aria più fredda che dal centro Europa raggiungono il Mediterraneo». In queste ultime battute dell’estate 2023, l’aria fredda in arrivo con la perturbazione si sovrapporrà all’aria molto calda già presente e questo, osserva l’esperto, «potrà generare temporali tanto più intensi quanto più era calda l’aria preesistente. Quando il contrasto fra le due masse d’aria è molto forte, è alta anche la probabilità di grandinate». Con la perturbazione è in arrivo anche aria più fredda, con temperature in calo in tutta la penisola. L’arrivo dell’aria fredda interesserà inizialmente il Nord-Ovest, attraverso un corridoio che passa per Sardegna, Liguria e Pianura Padana; poi la perturbazione si sposterà verso Est e quindi da Nord a Sud. È un passaggio che comincerà a partire da questa sera e destinato a esaurirsi brevemente, durante il quale la perturbazione dinamica che porterà l’aria fredda spazzerà via l’aria calda preesistente. Per il meteorologo e divulgatore Andrea Corigliano, l’aria fresca irromperà dal Nord Atlantico con forti venti di maestrale e il calo delle temperature, porterà a massime che «potrebbero risultare anche piuttosto fresche tra Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale (sui 20-23 °C) ed essere per lo più comprese tra 24 e 28 °C sul resto d’Italia, ad eccezione della Puglia e della fascia ionica di Calabria e Sicilia dove si potrebbero ancora toccare i 30-33 °C: su questi settori un ulteriore calo termico è previsto per martedì». Sono perciò in arrivo forti sbalzi di temperatura dai quali è necessario tutelarsi per evitare raffreddori e problemi a gola e bronchi, come laringiti, faringiti e bronchiti. Attenzione anche alle cosiddette influenze intestinali. La Federazione dei medici di medicina generale osserva sul sito che dagli sbalzi di temperatura devono proteggersi soprattutto cardiopatici, persone affette da patologie come diabete, malattie della tiroide e artritiche. Per tutti, i consigli sono di idratarsi in modo opportuno e mantenere un’alimentazione costante, vestirsi “a cipolla” e mantenere almeno dentro casa temperatura e umidità costanti. (Ansa)
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