COSENZA Un post su Facebook, con tanto di foto che la vedono sul luogo in cui il fratello, Denis Bergamini, perse la vita nel lontano 18 novembre 1989, e poi un messaggio rivolto a Isabella Internò, unica imputata per concorso in omicidio volontario nel processo in corso al tribunale di Cosenza. Nel giorno del 61esimo compleanno dell’ex calciatore del Cosenza calcio, Donata Bergamini ha voluto ricordare con un “Buon compleanno Denis” il fratello e poi una lunga lettera a quella che lei ritiene la responsabile della sua morte.
«Cara Isabella – scrive Donata Bergamini – la tua ipocrisia non ha limiti. Tu parli di caccia alle streghe? Sappi che la strega a cui abbiamo dato la caccia per oltre 30 anni è quella che ha accompagnato alla morte mio fratello Denis il 18 novembre 1989». Donata Bergamini parla di «bugie» riferendosi alla versione resa da Internò sulla morte del calciatore, e considera quella del «suicidio sotto un camion che lo aveva trascinato per 60 metri» una «fiaba».
«Ti lamenti – continua lo sfogo di Donata Bergamini – delle decine di anni che ci sono voluti per arrivare alla verità che tu neghi spudoratamente? Dovrei lamentarmene io. Ti lamenti del fatto che io abbia partecipato a salotti televisivi e manifestazioni nel nome di Denis? Sappi che io l’ho fatto con un unico scopo: raggiungere la verità dopo depistaggi e insabbiamenti. Sappi soprattutto che sono libera di farlo perché non ho ucciso nessuno. Isabella. Oggi sono nel Luogo dove è stato ucciso mio fratello. È il giorno del suo compleanno. Hai mantenuto la tua promessa: doveva essere tuo o di nessun’altra (il riferimento è a una intercettazione più volte citata nel processo, ndr). Così è stato. Sarà comunque per sempre nel nostro cuore e di tutti coloro che gli vogliono bene».
(redazione@corrierecal.it)
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