LAMEZIA TERME Con 10 voti favorevoli, sette contrari e un astenuto, passa in Consiglio comunale il Bilancio di previsione 2023-25. Numeri identici che hanno portato anche all’approvazione del Documento unico di programmazione. Lo scenario rispetto al novembre 2019 è nettamente diverso ma l’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Mascaro tiene, nonostante la crisi ormai cristallizzata da una maggioranza ormai nettamente risicata rispetto all’inizio del suo mandato, e porta a casa un risultato importante per la città.
Una seduta che, al tempo stesso, ha messo in evidenza tutte le piccole crepe, diventate ora voragini, all’interno della maggioranza. Come anticipato ieri dal Corriere della Calabria, infatti, i due consiglieri (oggi assenti) Saullo e Saladini sono passati nel “Misto”, raggiungendo Annalisa Spinelli nella posizione di “maggioranza critica”. Tra i banchi dell’opposizione c’è chi ha parlato di «15 soldati ridotti ormai a 10» ma, mettendo da parte termini bellici e sogni di “rivoluzione”, come peraltro espressamente richiesto in mattinata, il risultato portato a casa da Mascaro è un’amara soddisfazione: l’amministrazione continua, ma sul futuro scommettere ora è azzardato.
Fondamentale l’assenza dei consiglieri di centrodestra, già annunciata ieri, a tenere in piedi la maggioranza al voto del Bilancio previsionale, considerata anche l’assenza – pesante e significativa – della consigliera Antonietta D’Amico. «Se qualcuno vuole votare conto, contraste almeno quello che ho detto io e i dati che ho fornito. Si è parlato tanto della maggioranza, è ovvio che siamo rimasti in pochi, ma oggi per la mia visione della vita, vi è una grandissima assunzione di responsabilità da parte di chi, pur essendo di opposizione, ha capito il momento drammatico della città di Lamezia Terme e l’importanza dell’approvazione del Bilancio di previsione». Così il sindaco Mascaro, nel corso del suo intervento, ha illustrato al meglio il quadro politico attuale.
Al netto del risultato, sul tavolo restano tanti dubbi e ancora moltissime incertezze per il futuro, a cominciare da un possibile rimpasto della Giunta o l’ingresso (eventuale) in maggioranza di altri consiglieri, ipotesi al momento ancora lontana. Mascaro, però, nel suo intervento ha respinto con forza quello che da più parti è già stato definito il “mercimonio”. «Oggi – ha detto il sindaco – devo verificare che FdI e Forza Italia con senso di responsabilità stanno consentendo di portare a casa un grande risultato. Noi oggi, rispetto al 2025, è ovvio che i numeri non sono sufficienti e quindi è scontato che ci dovrà essere una seria discussione per l’obiettivo primario affinché la città di Lamezia non disperda tutto ciò che è stato creato finora. E disprezzo un termine: nessun mercimonio, ma dialogo e confronto, costruzione di un percorso comune, ma il “mercimonio” non appartiene alla mia storia, alla storia di questo Consiglio sempre e storicamente onesto». «Cerchiamo di abbassare i toni, tutti, lavoriamo assieme e troviamo soluzioni. Se Lamezia verrà commissariata questa città sarà massacrata definitivamente. Per questo sediamo ad un tavolo e discutiamo tutti insieme». (g.curcio@corrierecal.t)
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