CATANZARO La Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, ha fatto visita il 26 settembre all’area di Oncologia Medica del presidio Mater Domini dell’Azienda Universitaria Ospedaliera “Renato Dulbecco” di Catanzaro. Ad accoglierla sono stati i direttori delle Uoc di Oncologia Medica, il professore Pierosandro Tagliaferri, e dell’Uoc di Oncologia Medica Traslazionale, il professore Pierfrancesco Tassone, insieme al personale medico e dei rispettivi comparti sanitari.
L’ area di Oncologia Medica è basata su due UU.OO.CC. a direzione Universitaria che integrano assistenza, didattica e ricerca pre-clinica e clinica. Inoltre, la struttura è sede dell’unica Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica della Regione Calabria che, al momento, ha in carico il percorso formativo di 29 medici in formazione specialistica. L’area di Oncologia Medica eroga attività assistenziale in regime di day hospital, di chemioterapia ambulatoriale, di degenza Ordinaria con 12 posti letto ed un’area di laboratorio diagnostico di oncoematologia ad elevato contenuto tecnologico. Nell’ultimo anno, sono state erogate 17.163 prestazioni assistenziali nell’ area ambulatoriale e diagnostica con presa in carico per prestazioni terapeutiche di 872 pazienti, 272 cicli di DH e 325 ricoveri in area di degenza ordinaria, con una degenza media di 8,82 giorni e un peso medio del ricovero di 1,42, espressione di elevata complessità delle prestazioni di ricovero effettuate. Tale attività è apparsa ad Anna Maria Stanganelli quale concreto punto di forza dell’offerta sanitaria della Regione nel settore dell’Oncologia Medica ed esempio concreto di strategia di sostanziale contrasto all’ emigrazione sanitaria.
«Punto di eccellenza del gruppo – si legge nella nota – è la ricerca clinica che rappresenta una componente essenziale della mission accademica e aziendale: sono al momento aperti all’ arruolamento 0 studi clinici internazionali attivi, oltre che nel Policlinico di Germaneto anche in pochi centri altamente selezionati sul territorio nazionale. In questo contesto, un aspetto di particolare rilievo è l’esistenza e l’attività del Centro di Fase 1, Centro già certificato da AIFA, che ha permesso il completamento del primo studio first-in-human oncologico a livello internazionale di RNA therapeutics su un farmaco innovativo (first-in-class) prodotto nell’ambito di un progetto AIRC 5per mille, i cui risultati recentemente pubblicati su una rivista di elevato prestigio hanno avuto anche ampio riscontro sui principali organi di stampa italiani. L’ Area di Oncologia agisce in pieno raccordo funzionale con la farmacia Galenica/UFA di recente attivazione diretta dalla Dr.ssa Adele Emanuela De Francesco e con i laboratori di ricerca del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell’Università della Magna Graecia». La Garante ha apprezzato «le condizioni di umanizzazione dell’accoglienza e l’elevata qualità delle strutture tecnologiche nello spirito di integrazione di valori umanitari e di ricerca scientifica» pienamente coerenti con il progetto del Campus di Germaneto voluto dal compianto Rettore Prof. Salvatore Venuta, professore di Oncologia Medica e fondatore dell’Oncologia Universitaria di Catanzaro.
«Nel corso della visita – continua la nota – ci si è confrontati anche su alcune criticità quali la perdurante e grave carenza di personale medico specialistico nell’area, che limita la possibilità di espandere ulteriormente le capacità assistenziali del gruppo in termini di erogazione di trattamenti convenzionali ma anche di trattamenti sperimentali, vero valore aggiunto per la popolazione calabrese e infine ci è soffermati sulla necessità di potenziare gli spazi già disponibili per far fronte alla crescente richiesta da parte dell’utenza regionale ed extraregionale. La Garante si è impegnata a veicolare al Governo Regionale quanto riscontrato in uno spirito di forte collaborazione, in un momento in cui prosegue il lavoro per rendere effettiva l’integrazione fra la realtà ospedaliera e quella universitaria, con l’obiettivo comune, come affermato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso, di plasmare, con la ‘Dulbecco’ a pieno regime, “la punta di diamante del Servizio sanitario calabrese”, affinché sia in grado di erogare efficienti servizi assistenza ai pazienti, garantendo il diritto alla salute e, al contempo ridurre la migrazione sanitaria».
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