Cardinale, il castello dimenticato e la denuncia sui social
La tenuta dei Filangieri circondata da erbacce e abbandonata. Un altro dei potenziali “tesori” di Calabria da restituire alla dignità

CARDINALE È uno dei tanti (probabilmente troppi) tesori di Calabria che rischiano di restare confinati nella categoria delle potenzialità. Il Castello della Razzona, a Cardinale, noto anche come Castello Filangieri è uno degli edifici più suggestivi della cittadina. Ai Filangieri, famiglia originaria di Napoli, fu ceduto dal principe Filippo Ravaschieri che, intorno al 1818, non avendo figli, decise di cedere il principato di Satriano e il ducato di Cardinale a suo nipote Carlo Filangieri che vi realizzò la ferriera di Razzona, inserita nell’antica tradizione di fonderie calabresi attive già dal 1000. Esisteva già all’epoca del terremoto del 1783, in quanto furono ritrovati degli appunti nel volume del padre di Carlo, “Scienza della Legislazione”, che elencavano le spese sostenute per i materiali che servirono alla riparazione del castello. Oggi è in uno stato di degrado: erbacce all’esterno, rifiuti all’interno. Senza neppure un’indicazione o la speranza che qualcuno se ne ricordi per restituirlo quantomeno a condizioni dignitose. Se ne ricorda – sui social – il videomaker Luigi Barbara – con un filmato in cui descrive le condizioni attuali dell’opera e, nel finale, ne ricorda la storia. L’auspicio è che ci si metta in moto per recuperare anche questo angolo di Calabria dimenticata e nascosta.