REGGIO CALABRIA Sette minuti, una durata minima ma sufficiente per fare quello che si doveva fare. La quinta Commissione del Consiglio regionale, quella competente sulle Riforme, torna a riunirsi, per la seconda volta nel 2023, e torna a riunirsi per avviare l’esame di un provvedimento destinato a trasformarla e a renderla finalmente una commissione con tutti i crismi e non più un “oggetto misterioso”. Insediata tre legislature fa, infatti, la Commissione Riforme del Consiglio regionale si è fin da subito caratterizzata per una scarsa incisività, dettata dalla vaghezza delle sue competenze, che in effetti si sovrappongono a quelle già nell’alveo della prima Commissione Affari generali e istituzionali. Per rendere la “Quinta” più operativa, e incrociando anche l’esigenza di una complessiva riorganizzazione delle Commissioni di Palazzo Campanella, nelle scorse settimane a maggioranza di centrodestra ha lanciato una proposta normativa condivisa dall’opposizione, proposta confluita quindi in un provvedimento che assegna nuove competenze alla “Quinta”, che non si chiamerà più “Riforme” ma che si occuperà di altre materie. Tutto questo è contemplato nella proposta di provvedimento amministrativo che reca la firma di tutti i capigruppo del Consiglio regionale, da quelli della maggioranza di centrodestra (Comito per Forza Italia, Neri per Fratelli d’Italia, Gelardi per la Lega, Crinò per Forza Azzurri, Graziano e De Nisi oggi in Azione), a quelli delle opposizioni di centrosinistra (Bevacqua per il Pd, Tavernise per il Movimento 5 Stelle, Laghi per DeMa e Lo Schiavo per il Misto componente Liberamente Progressisti).
La scelta dei capigruppo è stata quella di riportare il tema delle riforme nella competenza della “Prima” attribuendo alla Quinta alcune materie finora seguite da altre commissioni, segnatamente la “Terza” e la “Sesta”: nel dettaglio la “Terza” cede istruzione, attività culturali e formative, la “Sesta” cede sport e politiche giovanili. In questo modo – si legge nella relazione illustrativa al testo – «viene dotata la massima assise calabrese di una Commissione consiliare che tratti esclusivamente le problematiche di questi settori vitali dell’economia regionale, rendendo più semplice lo sviluppo di nuove politiche che possano essere maggiormente incisive, al fine di rafforzare il ruolo della Calabria nel contesto istituzionale di riferimento». La modifica del regolamento consiliare non comporterà alcun onere sul bilancio regionale. Oggi il testo è stato dunque al centro della seduta della “Quinta”, presieduta dal forzista Giuseppe Mattiani, che l’ha illustrata , accogliendo poi i rilevi del settore Assistenza giuridica del Consiglio regionale e aprendo i termini per la presentazione degli emendamenti. Il tutto – secondo quanto si ricava dal resoconto stenografico di seduta – concentrato in 7 minuti (dalle 10.37 alle 10.44). La classica seduta “lampo”… Quel che è certo che probabilmente sarà una delle ultime sedute della Commissione per come è attualmente strutturata. (c. a.)
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