PAOLA Si torna in aula, dinanzi al Tribunale di Paola, per il processo a carico di Massimo Ferrero. L’imprenditore ed ex patron della Sampdoria era finito al centro di una inchiesta coordinata dalla procura di Paola, all’epoca guidata da Pierpaolo Bruni (oggi procuratore a Santa Maria Capua Vetere). L’accusa nei confronti di Ferrero (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Pietro Sommella) è di bancarotta fraudolenta e altri reati societari. Nel corso dell’ultima udienza è stato sentito il colonnello della Guardia di Finanza Michele Merulli che ha coordinato le indagini. Merulli ha insistito sul ruolo centrale di Massimo Ferrero quale dominus e amministratore di fatto di tutte le società del gruppo. La difesa ha sollecitato il teste con domande tese ad appurare il reale coinvolgimento di Ferrero, che – da quanto emerso – non sarebbe stato coinvolto nella decisione di trasferire la sede delle quattro società poi fallite, da Roma ad Acquappesa in provincia di Cosenza. Al termine dell’esame del testimone, l’udienza è stata rinviata al 2024 per sentire altri testi indicati dal pm. (f.b.)
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