VIBO VALENTIA «Dopo tanti anni di oblio che hanno portato questa provincia ad essere agli ultimi posti in tante classifiche a livello nazionale, dal punto di vista della legalità tanto è stato fatto, quindi c’è una speranza per questi ragazzi». Il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, rinnova il suo ottimismo rivolgendosi ai giovani e alla prossima generazione. E lo ha fatto questa mattina nel corso di un incontro-dibattito su povertà educativa e legalità, organizzato all’auditorium “Spirito Santo” dall’associazione “Radici mediterranee” di Vibo. Incontro che ha visto la presenza, oltre che del procuratore vibonese, anche del sindaco Maria Limardo, il presidente della Provincia L’Andolina e il Questore di Vibo, Cristiano Tatarelli.
Secondo gli ultimi report dell’associazione di promozione sociale presieduta da Domenico Antonio Maida, è proprio nei luoghi in cui la povertà educativa è più tangibile che cresce e si espande la rete della criminalità organizzata, sia attraverso le imposizioni che i veri e proprio reclutamenti di “nuove leve”. Per il procuratore Falvo, dunque, anche alla luce della presenza sempre più costante sul territorio delle forze dell’ordine e delle operazioni di polizia giudiziaria, sono proprio «i giovani che possono cambiare le cose». Per Camillo Falvo, infatti, le forze dell’ordine e la magistratura «possono fare tutte le operazioni possibili, ma se non si cambia il sistema, la mentalità, la risposta sociale al fenomeno della criminalità organizzata non si riuscirà mai a risolvere definitivamente» e sottolinea ancora «non si riuscirà a far risollevare le sorti di un territorio che ha delle bellezze straordinarie ma che non riesce a sfruttare» con i tanti giovani «che vanno via ad arricchire, invece, altri territori».
Così come è emerso nel corso e constatato anche dal procuratore Falvo, dunque, il territorio di Vibo Valentia ha ancora un futuro. «Credo – ha detto – che la strada giusta sia stata intrapresa, ora aspetta alla società, ai ragazzi e alle persone che vivono questo territorio invertire la rotta. Molto si sta facendo, e noto con piacere che c’è un grande fermento attorno ai princìpi di legalità, c’è davvero grande partecipazione». «Ma – conclude Falvo – speriamo che tutto questo abbia un seguito». Hanno contribuito all’evento Eleonora Rombolà, dirigente IPSEOA “E. Gagliardi” Vibo Valentia; Antonello Scalamandrè Dirigente Liceo “Vito Capialbi” di Vibo Valentia; Pasquale Petrolo, giornalista Professionista e Segretario Comitato Regionale per le Comunicazioni; Massimo Barbieri, giudice onorario Tribunale per i minorenni di Catanzaro; l’avvocato Raffaele Figliano, esperto in diritto di famiglia e minorile e mons. Giuseppe Fiorillo, fondatore Associazione “Libera” di Vibo Valentia. (g.curcio@corrierecal.it)
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