ROMA «La famiglia di Loredana Scalone merita giustizia (leggi qui la nostra intervista alla sorella della donna Maria Giulia) per cui, non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza della Corte di Assise di Catanzaro che ha condannato Sergio Giana a 25 anni, ci aspettiamo il ricorso della Procura». Lo afferma Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e presentatore della proposta di legge di modifica degli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale. «Giana è stato ritenuto pienamente capace di intendere e di volere – dice Antoniozzi – e le attenuanti generiche concesse dovranno essere valutate poiché l’omicidio è stato compiuto con estrema crudeltà. Sono certo, conoscendo la serietà della procura di Catanzaro, che sarà proposto appello e che la storia processuale non finisca qui».
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