Il “Pressing” dei pusher cosentini, stralciata la posizione di Antonio Meduri
L’inchiesta della procura di Cosenza aveva smantellato una rete di spacciatori. Oggi l’udienza preliminare

COSENZA La Polizia di Stato di Cosenza, lo scorso marzo e su disposizione della Procura della Repubblica, ha eseguito 20 ordinanze di misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla Pg) nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi (qui la notizia).
L’operazione denominata “Pressing” avrebbe permesso – secondo l’accusa – di smantellare una rete di spacciatori attiva sul territorio bruzio. Questa mattina, davanti al Tribunale di Cosenza, si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento scaturito dal blitz coordinato dall’ufficio di procura guidato da Mario Spagnuolo. Che – ai nostri microfoni – aveva suggerito la presenza di una «attività di spaccio al minuto fatta da soggetti, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine, intenti a spacciare pur essendo agli arresti domiciliari».
L’udienza
Il gup del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, si è riservato la decisione in merito alla richiesta di giudizio con rito alternativo avanzata dai legali di alcuni indagati e su quelle di patteggiamento. Per Domenico Guagliano, difeso dall’avvocato Ernesto Gallo, è stata richiesta una pena pari a 2 mesi e 20 giorni. La condotta è stata derubricata nell’ipotesi lieve. La posizione di Antonio Meduri è stata, invece, stralciata per conferimento dell’incarico necessario a verificare se lo stesso sia o meno capace di stare in giudizio. L’avvocato dell’indagato, Maurizio Nucci, ha prodotto una perizia psichiatrica. (f.b.)