SAN MARCO ARGENTANO «Sono sempre più insistenti le voci circa la chiusura del Punto di Primo Intervento dell’ex ospedale di San Marco Argentano. Seppur con i limiti operativi che lo differenziano da un vero Pronto Soccorso ed in un contesto che manca di ogni altro servizio, il Punto di Primo Intervento rappresenta a tutt’oggi un presidio sanitario essenziale per la Valle dell’Esaro, area interna, distante circa 1 ora dagli Ospedali della Provincia e che dispone di una sola ambulanza per un’utenza di 50.000 abitanti». Lo affermano in una nota congiunta “Comitato Art. 32 per il Diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro” ed “Associazione Petizione Popolare”. «Ancora una mortificazione per un territorio spogliato, negli ultimi 15 anni, di ogni servizio essenziale che riguardi il diritto alla salute dei cittadini. Malgrado il quadro desolante ed umiliante per l’intero territorio – aggiungono “Comitato Art. 32 per il Diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro” ed “Associazione Petizione Popolare” – le istituzioni solo silenti, e tacciono anche i cittadini ed i fiorenti circoli locali dei partiti politici, sempre più comitati di poltrone elettorali e sempre meno (per essere gentili) capaci di occuparsi delle vere problematiche. Intanto, si allunga anche in questo territorio la mano della sanità privata. La nuova iniziativa è la nascita di un’Aggregazione Funzionale Territoriale (AFT) che raggrupperà alcuni medici di famiglia presso un centro diagnostico privato, già operante sul territorio di San Marco. L’AFT si occuperà proprio di garantire prestazioni sanitarie di primo livello e pronto intervento, in altre parole, privatizzerà qualcosa che ad oggi è un servizio pubblico. Cosa cambia per i cittadini? Chi ha i mezzi per pagare di tasca sua si recherà presso l’AFT (che non è convenzionata con il SSR), chi ha meno disponibilità economica andrà ad intasare i Pronto Soccorso di Cosenza, Castrovillari e Cetraro, percorrendo oltre 50 km, aspettando ore prima di essere preso in carico e sperando di arrivarci in vita. A fronte di questa ennesima vessazione, chiediamo pubblicamente ai Sindaci della Valle dell’Esaro di posizionarsi chiaramente in relazione a questa vicenda. Se sostengono un modello di sanità privata nel nostro territorio, abbiano il coraggio di dirlo apertamente e non agendo subdolamente, avallando in silenzio queste manovre volte ad avvantaggiare chi predilige il profitto a scapito della salute dei cittadini. Inoltre – concludono “Comitato Art. 32 per il Diritto alla Salute nella Valle dell’Esaro” ed “Associazione Petizione Popolare” – chiediamo alla Giunta Comunale di San Marco Argentano di chiarire la posizione di un suo componente nei confronti di questa iniziativa privata, che salvo equivoci, dovrebbe essere ospitata in locali di sua pertinenza. Se confermata, questa informazione renderebbe ancora più insopportabile il silenzio, a questo punto, complice».
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