La baby polmonite cinese fa paura. È arrivata in Francia
Picco di casi nelle ultime settimane tra i bimbi fino a 2 anni. Pregliasco: «Nessun allarme»

PARIGI Un aumento anomalo delle polmoniti nei bambini e nei ragazzi sotto i 15 anni si è registrato in Francia nelle ultime settimane, destando non poche preoccupazioni. Sotto accusa un batterio, il Mycoplasma pneumoniae, responsabile anche, almeno in parte, della fiammata di polmoniti in Cina, stando alle informazione disponibili.
Nel Paese d’oltralpe l’importante aumento dei casi è stato segnalato dalle istituzioni la scorsa settimana, dopo la pubblicazione dei dati del bollettino ufficiale sul monitoraggio dei pronto soccorso, dal quale è emerso che, per i più piccoli, si è registrato per queste infezioni un aumento del 44% degli accessi tra 0 e 2 anni in una settimana. Un aumento che si dimezza al 23% per i più grandicelli, da 2 a 14 anni. In generale, per la pediatria l’attività assistenziale risulta raddoppiata rispetto alle ultime due stagioni per queste patologie.
Nei pronto soccorso pediatrici i piccoli pazienti arrivano per un forte affaticamento, febbre, tosse persistente e profonda. Una sintomatologia che, in Francia, è in queste settimane tra le prime 8 cause di ricorso alle cure d’urgenza.
Pregliasco: «Nessun allarme»
«Nessun allarme», per la “fiammata” di polmoniti in Francia registrata tra bambini e ragazzi, dice all’Adnkronos Salute Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università Statale di Milano. Serve però «attenzione a livello istituzionale, nazionale e internazionale», avverte Pregliasco, sostenendo che «è necessaria una sorveglianza che sia sistematica. Il Covid ci ha allenato a questo e ha aiutato a rafforzare questi sistemi. Manteniamo alti i livelli per non farci trovare mai impreparati».