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politica & giudiziaria

Se l’inchiesta sul “sistema Verdini” rischia di rallentare i lavori sulla Statale jonica

L’ex manager Anas Massimo Simonini, commissario di due opere strategiche (e incompiute) tra cui proprio la SS 106, è indagato dalla Procura di Roma

Pubblicato il: 02/01/2024 – 10:46
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Se l’inchiesta sul “sistema Verdini” rischia di rallentare i lavori sulla Statale jonica

La travagliata storia della statale jonica 106 si arricchisce di un nuovo capitolo, come scrive la Gazzetta del Sud in edicola oggi. «L’incompiuta più lunga d’Italia infatti è finita nell’inchiesta della Procura di Roma su alcune commesse Anas in cui si ipotizzano i reati, a vario titolo, di corruzione, traffico di influenze illecite e turbativa d’asta e che ha portato all’arresto di Tommaso Verdini figlio dell’ex senatore Denis (anche lui indagato)».
La testata siciliana scrive che «le attività di indagine avrebbero consentito di accertare l’esistenza di accordi corruttivi tra soggetti apicali di Anas con alcuni imprenditori attraverso una società di consulenza. Al centro del castello accusatorio descritto dai pm romani vi sarebbe l’ex amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini (…), commissario straordinario di Governo per il completamento di due opere strategiche, la Grosseto Fano e appunto la Statale jonica 106. Simonini aveva ottenuto pieni poteri dal ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, cognato tra l’altro proprio di Tommaso Verdini».
Due giorni fa anche una testata nazionale come Domani aveva parlato delle ricadute calabresi del cosiddetto «Sistema Verdini» e dell’imbarazzo del leader della Lega che «lascia al suo posto il manager Anas indagato»: Federico Marconi e Giovanni Tizian a proposito di Simonini notano che si tratta di «una nomina mai messa in discussione, neppure da questo governo (Simonini fu nominato commissario dal governo Draghi nel 2021, ndr), dopo la notizia di Domani che svelò un anno e mezzo fa l’esistenza di un’inchiesta dei pm romani su Verdini jr e gli affari con le nomine Anas. Per Simonini i Verdini si sarebbero mossi “presso dirigenti ministeriali o presso i nuovi dirigenti di Fs e di Anas, al fine di raccomandare ed assicurare un prestigioso ricollocamento lavorativo”. Dopo la fine del mandato di amministratore delegato a dicembre 2021, Simonini ha continuato a ricoprire il ruolo di commissario straordinario per la SS106 e la E78 che gli era stato dato dal governo Draghi ad aprile. Due opere strategiche, soprattutto la prima in Calabria, da svariati miliardi di euro. Nonostante l’inchiesta il ministro Salvini non ha revocato la sua nomina: al contrario gli ha affidato la possibilità di spendere 3 miliardi di euro per la realizzazione della Statale Jonica».
L’ennesimo caso in cui lo sviluppo della nostra regione si intreccia con le vicende politico-giudiziarie di carattere nazionale.

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