DIAMANTE Ieri, dinanzi al tribunale di Paola, si sono concluse le discussioni degli avvocati sul processo del duplice tentato omicidio a Diamante ai danni di Stefano Perugino e Gianluca Perugino. Nella prossima udienza, calendarizzata nel mese di gennaio, ci sarà spazio per eventuali repliche e poi i giudici emetteranno la sentenza. Nel procedimento, sono coinvolti i fratelli Mattia De Rose, Massimo De Rose e Alessandro De Rose. Secondo l’accusa, i tre fratelli avrebbero partecipato al ferimento di Stefano Perugino, di 60 anni, titolare di un bar a Diamante, raggiunto da alcuni colpi di pistola al culmine di una lite. I tre, con la loro auto, avrebbero danneggiato un gazebo posto all’esterno del locale di Perugino. Alla scena avrebbe assistito il figlio che è intervenuto, brandendo – a detta degli indagati – un coltello da cucina. E’ stato a questo punto che sarebbero partiti i colpi di pistola.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Maurizio Nucci, Cristian Cristiano, Francesco Santelli e Antonio Crusco. Le parti civili sono rappresentate, invece, dagli avvocati Francesco Liserre e Luigi Crusco. Il Comune di Diamante, la cui costituzione di parte civile è stata voluta dal sindaco, Ernesto Magorno, è rappresentato dall’avvocato Giuseppe Marchese. (f.b.)
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