REGGIO CALABRIA «E’ un anno importante sotto il profilo del lavoro della Procura ma di tutto il lavoro della giurisdizione nel discetto di Reggio Calabria. E’ un anno importante perché ha segnato un aspetto rilevantissimo che è quello del coordinamento investigativo internazionale». Lo dice ai nostri microfoni, Giovanni Bombardieri procuratore di Reggio Calabria oggi presente alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario.
«L’operazione Eureka del maggio scorso, ha visto la procura di Reggio Calabria in coordinamento con quattro procure tedesche, la procura federale belga e le autorità giudiziarie francese, portoghese e ungherese. Quindi questo ci dà il senso del nuovo orizzonte d’indagine, che non può essere limitato al distretto, non può essere limitato al territorio italiano, ma deve essere proiettato verso l’estero», sottolinea Bombardieri. Che poi si sofferma sul nodo legato alla carenza negli organici giudiziari. «Più ampia è la criminalità, si estende verso l’estero, e più è necessario rafforzare gli organi non solo quegli inquirenti ma anche la polizia giudiziaria». Quello del rafforzamento della Polizia Giudiziaria è un tema che il procuratore riprende spesso nel corso dei suoi interventi pubblici. «E’ necessaria per poter affrontare tutti gli aspetti del contrasto della criminalità organizzata, che va dal contrasto penale al contrasto in ambito di prevenzione».
Inevitabile una domanda riferita alla possibile Legge Bavaglio? «Non mi soffermo sulle iniziative legislative perché non sono di mia competenza, posso dire che sicuramente il cittadino ha il diritto di conoscere perché l’informazione garantisce la trasparenza nell’azione anche della magistratura, quindi è importante portare a conoscenza del cittadino delle iniziative che la magistratura realizza». «E’ un dovere – chiosa – riconosciuto anche a livello europeo ovvero portare a conoscenza per poter rappresentare l’attività che viene svolta». (f.b.)
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