Ricorre quest’anno il 150esimo anniversario della nascita di Luigi Einaudi (1874-1961), secondo Presidente della Repubblica Italiana dopo Enrico De Nicola e primo Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento. L’evento è molto importante per la Calabria perché Einaudi è stato il primo Capo dello Stato a visitare la Regione in occasione della disastrosa alluvione del 1951.
Al momento della sua elezione Einaudi era Governatore della Banca d’Italia. È stato un’intellettuale ed economista di fama mondiale. Fu membro dell’Assemblea Costituente.
Nel referendum del 2 giugno 1946 Einaudi votò monarchia, come Benedetto Croce ed Eugenio Scalfari. Personalità di stampo liberale che spiegarono che solo il potere affidato alla monarchia avrebbe arginato il contropotere del Vaticano. Questo fatto non impedì a Einaudi di custodire e difendere i principi repubblicani come sosteneva Pietro Nenni.
Il 21 ottobre 1951 Luigi Einaudi, che era stato eletto l’11 maggio 1948 (al quarto scrutinio) arrivò in treno alla stazione di Catanzaro Sala accompagnato dalla moglie Ida Pellegrini, da molti membri del governo in carica e dalle massime autorità calabresi. Dopo una breve sosta a Catanzaro Marina e Soverato il corteo presidenziale iniziò a visitare i centri colpiti maggiormente dall’alluvione: Sant’Andrea Apostolo dello Ionio, Isca, Badolato.
La Signora Einaudi e il seguito lasciano Badolato e si recano a Serra San Bruno dove visitano i sinistrati ricoverati a Nardo di Pace e Ragonà, facendo distribuire immediatamente biancheria e generi alimentari. Il Presidente, nel pomeriggio dello stesso giorno, visita Serra San Bruno e Fabrizia.
Da Serra, dopo aver attraversato Spadola, Brognaturo e Simbario, il corteo si reca a Pizzo. Da qui, in treno, a Gioia Tauro per un sopralluogo a Rizziconi, Polistena Melicucco, Oppido Mamertina, Cittanova, Taurianova e altri centri della Piana. Il corteo risale sulla Jonica attraversando Melito Porto Salvo e giungendo ad Africo particolarmente sinistrata.
Su Africo vecchio e nuovo c’è una vasta letteratura con scritti di Umberto Zanotti Bianco, Vito Teti, Corrado Stajano, Pasquino Crupi e Gioacchino Criaco.
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