ROMA «Ho insediato un Comitato che si occupa solo di nuove tecnologie e di piattaforme e criptovalute proprio perché l’emergenza arriva da tutte le procure d’Italia». Lo afferma Chiara Colosimo, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ospite del Forum Adnkronos al Palazzo dell’Informazione, riguardo alle tecnologie sempre più avanzate usate dalle mafie. «C’è una commistione tra vecchia e nuova mafia, che si basa sulle nuove tecnologie – continua – Noi siamo un po’ indietro rispetto al solito su questo tema, pur essendo all’avanguardia sulle normative antimafia, per questioni di privacy e mancanza di hacker etici siamo indietro rispetto ad altri Stati. Alcune delle nostre forze di polizia hanno ottimi strumenti, bisogna che la parte normativa e legislativa faccia un pezzettino in più e tolga alcuni paletti che, ad oggi, rendono più difficile fare indagine sulle nuove tecnologie». «Bisogna fare velocemente, magari anche nel ddl sicurezza, altrimenti in una mafia sempre più transnazionale e tecnologica in cui i miliardi passano per bitcoin o per piattaforme rischiamo di non intercettarli – conclude Colosimo – Però il lato positivo è che abbiamo una normativa antimafia di cui andiamo orgogliosi e spesso da noi i soldi non transitano proprio perché li troveremmo mentre altrove ciò non accade».
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