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Forestazione, i sindacati incalzano la Regione: «I lavoratori siano al centro della programmazione politica»

Fai-Flai-Uila Calabria: «La forza lavoro attuale è di 3.700 addetti, con un’età media di 59 anni, un bacino che continua a svuotarsi»

Pubblicato il: 04/04/2024 – 17:22
Forestazione, i sindacati incalzano la Regione: «I lavoratori siano al centro della programmazione politica»

LAMEZIA TERME «Le recenti previsioni normative della Regione rispetto alla salvaguardia del territorio boschivo, il contrasto degli incendi e il controllo degli scarichi inquinanti riversati in mare, rappresentano certamente segnali positivi per la tutela del patrimonio ambientale calabrese.
Però ci aspettiamo uno sforzo maggiore, in termini di investimenti e programmazione, verso coloro che sono i veri protagonisti del presidio umano del territorio, ovvero i lavoratori idraulico-forestali» è quanto dichiarano in una nota stampa i segretari generali regionali di Fai Cisl, Michele Sapia, Flai Cgil, Caterina Vaiti, e Uila Uil, Pasquale Barbalaco (nella foto in basso).

«Su questi temi, che riguardano la forza lavoro forestale calabrese, attendiamo e sollecitiamo al Presidente Occhiuto e all’Assessore Gallo una imminente convocazione. Certamente occorrono droni, pick-up, volontari e ingegneri forestali, ma, a nostro avviso, è fondamentale, investire in nuova manodopera forestale nei cantieri e nelle aree interne. Il settore ha assoluto bisogno di nuova forza lavoro, nuove professionalità e competenze, da formare e qualificare sul campo, individuando una soglia minima del personale da impiegare. La forza lavoro attuale è di 3.700 addetti, con un’età media di 59 anni, un bacino che continua a svuotarsi in una regione fragile e con oltre 610.000 ettari di superficie forestale. Per questo, senza se e senza ma, serve un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese per fare prevenzione, riforestazione e messa in sicurezza del territorio».
«È questo il tema fondamentale – insistono Sapia, Vaiti e Barbalaco – se per l’anno in corso non si procederà a integrare almeno 1000 unità stagionali, si ripresenteranno le stesse criticità e difficoltà organizzative anche per le attività del servizio antincendio boschivo. Ci aspettiamo un vero cambio di passo da parte del Presidente Occhiuto e dell’assessore Gallo su questi temi, con al centro un percorso pragmatico e chiaro sul tema del ricambio generazionale nel sistema ambientale-forestale calabrese. Serve un percorso che veda le parti sindacali, datoriali e istituzionali insieme per una vera e immediata svolta, un percorso e confronto regionale – ribadiscono Sapia, Vaiti e Barbalaco – che sia strutturale per come socializzato durante la mobilitazione unitaria sul comparto dello scorso maggio 2023 davanti alla Cittadella».
«Inoltre questa mattina abbiamo inteso inviare – riferiscono i segretari regionali di Fai, Flai, Uila – una comunicazione all’azienda regionale Calabria Verde sull’avvio del Servizio antincendio  boschivo e criticità del servizio Aib emerse l’anno scorso, l’erogazione del premio obiettivo 2023 che tarda ad arrivare, l’avvio dei lavori per il personale della ex legge 15, e maggiore informazione sindacale sull’organizzazione delle attività, riguardanti la sorveglianza idraulica, previste dal protocollo di intesa tra Calabria Verde e Arpacal all’interno del progetto “Mare Pulito”. È necessario – concludono i sindacalisti – più pragmatismo e azione per un settore strategico in Calabria come quello del sistema ambientale-forestale ponendo la giusta attenzione, senza sterili polemiche, sul lavoro svolto dai lavoratori forestali, di ieri e di oggi, facendo tesoro di quell’esperienza che ha realizzato infrastrutture e boschi, per poi coltivare in Calabria una forestazione moderna, dentro le opportunità della transizione ecologica, con risvolti positivi in termini di sicurezza territoriale per le comunità e opportunità occupazionali, attraverso investimenti, confronto, contrattazione e programmazione».

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