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Autonomia differenziata, tappa a Vibo della carovana della Flc Cgil. «A rischio l’unità nazionale»

Il deputato Tucci: «I colleghi del Sud non tradiranno i propri elettori». Presenti Mammoliti e Lo Schiavo: «Occhiuto scelga da che parte stare»

Pubblicato il: 13/04/2024 – 13:50
Autonomia differenziata, tappa a Vibo della carovana della Flc Cgil. «A rischio l’unità nazionale»

VIBO VALENTIA «Stesso Paese, stessi diritti». Fa tappa anche a Vibo Valentia la carovana della Flc Cgil contro l’autonomia differenziata. Bandiere e furgone del sindacato, insieme a quelle dell’Anpi, piazzate lungo corso Vittorio Emanuele, a pochi metri dal cantiere di Piazza Municipio. Un punto d’incontro e dibattito a cui hanno partecipato il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci, i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Pd) e quello del gruppo misto Antonio Lo Schiavo. Insieme a loro la delegazione locale dell’Anpi, l’ex sindaco di Rosarno Peppino Lavorato e il segretario regionale della Flc Cgil Mimmo Denaro, organizzatore dell’evento. La carovana si sposterà oggi pomeriggio a Lamezia Terme, per poi nei prossimi giorni fare tappa a Palmi e concludere a Reggio Calabria.

Tucci: «I deputati del Sud non tradiranno i propri elettori»

Parla del rischio di «un paese spaccato a metà» il deputato del Movimento 5 Stelle Riccardo Tucci. L’esponente grillino, che ha partecipato alla tappa vibonese della carovana, ha sottolineato le «difficoltà di un paese che già oggi non trova le risorse per equiparare un cittadino del Nord e del Sud. Voglio ricordare che ad oggi lo Stato italiano spende 17 mila euro l’anno pro capite per un cittadino del Nord e 13 mila euro per un cittadino del Sud. Questo significa che per ognuno di noi abbiamo 4 mila euro a testa da spendere in sanità, istruzione, trasporti e infrastrutture». Secondo Tucci, con l’autonomia differenziata in vigore la situazione potrebbe peggiorare. «Significherebbe per lo Stato italiano trovare 80 miliardi all’anno in più solo per finanziare i famosi Lep. Dove trovano queste risorse?». Al discorso dei Lep si aggiunge «scuola, fiscalità, trasporti, gestioni delle energie differenti. È una legge che devasta questo paese». Il deputato lancia poi una provocazione: «L’ho detto ieri a Calderoli in commissione: sono sicuro che i colleghi deputati del Sud Italia di qualsiasi fazione non si faranno tirare in mezzo per ordine di partito per tradire i propri elettori, i propri cittadini e anche i loro parenti».

Mammoliti: «A rischio l’istruzione e il sistema scolastico»

Dello stesso avviso il consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Mammoliti. «L’autonomia mette in discussione l’assetto del paese, così come il premierato quello della Repubblica parlamentare. Già noi viviamo diritti civili, sociali e di cittadinanza con grande criticità rispetto alle altre regioni del paese. Con questo processo si mette in discussione non solo l’esigibilità dei diritti di cittadinanza, ma anche aspetti importanti come l’istruzione che ha consentito a milioni di cittadini italiani di avere una buona istruzione indipendentemente dal censo. Questo – continua l’esponente dem – sarebbe compromesso da questa autonomia che frantumerebbe il sistema scolastico». Mammoliti promette di continuare battaglia «a fianco della carovana, ma anche insieme agli amministratori, ai sindaci, alle forze sociali e produttive della nostra regione. Non può esistere un governo in grado di imporre scelte contrastate dai lavoratori e dalla stragrande maggioranza dei cittadini di questo paese».

Lo Schiavo: «Occhiuto scelga da che parte stare»

Il 18, intanto, è prevista la seduta del Consiglio regionale dedicata al dibattito per l’autonomia differenziata. «Spero che il presidente Occhiuto decida da che parte stare, che non può essere di lotta e di governo» ha affermato Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale del gruppo misto. «Qui bisogna prendere un’unica posizione possibile. L’autonomia non è un’opportunità come dice, ma è una fregatura per i calabresi». Lo Schiavo invita Occhiuto e consiglieri regionali calabresi «all’unica posizione da assumere, quella di netta contrarietà. Chiunque frequenti gli ospedali e le scuole calabresi, chi vive ogni giorno le infrastrutture di questa regione capisce che le differenze con le altre sono enormi». L’autonomia differenziata, conclude Lo Schiavo, «rischia di cristallizzarle, amplificarle, e noi rassegnarci a un divario territoriale inaccettabile»

Denaro: «Aumentano le disuguaglianze»

«I rischi maggiori dell’Autonomia sono quelli di spezzare l’unità nazionale» ha detto il rappresentante della Flc Cgil Calabria, spiegando le ragioni alla base della protesta. «Spero che ci si renda conto a cosa si va in contro, continuare su questa strada significa frammentare il paese, creare dei microstati che entreranno in competizione aumentando le disuguaglianze». Secondo Denaro questo peggiorerà le condizioni «di regioni che già presentano elementi di debolezza strutturale come la Calabria». Da qui l’iniziativa della carovana che percorrerà tutto il paese. «Il paese deve rimanere unito perché lo dice anche la costituzione. Siccome noi siamo dei grandi osservatori dei principi costituzionali, vogliamo che ci sia questa consapevolezza e che si possa fermare questo progetto devastante per il paese». (Ma.Ru.)

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