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Devona: interdetti dai social i cittadini che dissentono col Comune. La replica: nascondiamo i commenti lesivi

Il capogruppo dem: «Sembra la Russia del dittatore Putin». L’amministrazione: «I bannati sono anche profili falsi e inserzioni pubblicitarie»

Pubblicato il: 16/05/2024 – 19:18
di Gaetano Megna
Devona: interdetti dai social i cittadini che dissentono col Comune. La replica: nascondiamo i commenti lesivi

CROTONE «Il comportamento dell’amministrazione comunale di Crotone ricorda il regime che il dittatore Putin ha instaurato in Russia. Nella nostra città, infatti, quando qualche cittadino dissente ed esprime giudizi critici sulle scelte amministrative, viene subito interdetto dalla fruizione delle pagine social del Comune». A parlare il capogruppo del Partito democratico al Comune di Crotone, Andrea Devona. Sono ben 633 i cittadini di Crotone “bloccati” e che, quindi, non possono più accedere “alle pagine social istituzionali del Comune”. Devona ha ottenuto l’informazione, perché nella sua qualità di presidente della commissione consiliare Trasparenza ha chiesto l’accesso agli atti, che riguardano appunto i dati relativi ai blocchi operati nelle pagine istituzionali nei confronti di alcuni utenti.
I dati sono stati forniti dall’Ufficio comunicazione del Comune a cui il presidente della commissione Trasparenza aveva inoltrato la richiesta lo scorso 26 aprile. Prima di procedere l’Ufficio comunicazione «ha inoltrato la richiesta, per conoscenza, al dirigente del Settore 1 (Affari istituzionali e Servizi trasversali)» e nello stesso tempo «è stato richiesto anche il parere al Dpo, Data protection officer, responsabile della protezione dei dati del Comune di Crotone». Su consiglio della Dpo non sono stati forniti dati che avrebbero potuto identificare i soggetti interessati dal blocco. Non è stato, quindi, «fornito l’elenco completo» con i dati sensibili, ma il numero dei soggetti interdetti e dei follower complessivi che hanno utilizzato le pagine istituzionali.
Alla data del 14 maggio scorso i follower erano 48.908 e i bloccati 633, pari all’1,2%. La pagina, come ricorda l’Ufficio stampa, «è stata istituita il 30 maggio 2014 per cui i dati forniti partono dalla data di avvio delle attività».
«Dalla data di inizio – si legge nella nota inviata a Devona – si procede non a “bannare” ma a nascondere i commenti che possono risultare offensivi e volgari e comunque lesivi della onorabilità di amministratori, consiglieri e dipendenti dell’ente»; inoltre, «l’elenco dei bannati è prevalentemente formato da profili falsi, inserzioni pubblicitarie e soggetti che hanno espresso commenti offensivi e lesivi di amministratori, consiglieri e dipendenti dell’ente».

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