LAMEZIA TERME «Ci aspettavamo un risultato importante, non pensavamo con questi numeri. Ciò conferma la fiducia che il popolo italiano ha riposto nei confronti di Giorgia Meloni. I cittadini stanno apprezzando l’impegno del governo e di Fratelli d’Italia. Anche nella nostra Calabria c’è apprezzamento per la nostra classe dirigente e per i nostri candidati. Questo ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare meglio per dare un destino diverso alla Calabria». Non ha nascosto la sua soddisfazione l’assessore regionale al Lavoro, nonché esponente di Fdi, Giovanni Calabrese, ospite oggi di “In Primo Piano” su L’altro Corriere tv. Calabrese ha evidenziato come l’elezione di Denis Nesci al parlamento europeo sia un risultato importante, «arriva con 75 mila voti di preferenze – ha detto – 30 mila in Calabria, ma sottolineerei anche il risultato dell’altra candidata Luciana De Francesco che prende quasi 20 mila voti di preferenze».
Ma il risultato in Calabria che vede Fdi in prima posizione, seguito a livello nazionale da Forza Italia e dalla Lega, stabilizza ulteriormente la coalizione di centrodestra oppure si aprirà un momento in cui ogni partito rivendicherà un maggiore spazio all’intero del governo regionale? «C’è un governo regionale – ha spiegato Calabrese – che sta operando molto bene con una coalizione compatta. Sta portando risultati importanti anche grazie a Fdi. C’è l’impegno da parte del presidente Occhiuto di valutare questo lavoro importante di Fdi, ma questa è una discussione che faremo con Wanda Ferro e i leader del partito a livello nazionale».
Si è votato in molti centri in Calabria, a Corigliano Rossano Stasi ha battuto nettamente Straface. «Sicuramente lì – ha analizzato Calabrese – ci sono vari motivi che hanno portato alla sconfitta con questi numeri. Pasqualina Straface era il miglior candidato che il centrodestra potesse esprimere, forse la sua candidatura è arrivata in ritardo, abbiamo pagato questo errore, comunque al cospetto di un sindaco che da quello che si dice ha ben operato, lo dimostrano i fatti. Forse non siamo stati capaci di creare un percorso alternativo credibile per i cittadini».
Ma quanto ha inciso l’impegno di Occhiuto nella campagna elettorale? «Sicuramente – ha risposto Calabrese – ha inciso molto, ha fatto quello che doveva fare per il suo partito dal punto di vista politico. Lo dimostrano i nimeri, lo dimostra il fatto che è stata eletta Giusi Princi in quota Forza Italia».
Dalla locride è arrivato un segnale particolare con la rielezione di Mimmo Lucano a sindaco di Riace e a parlamentare europeo. Nel momento in cui il tema migranti caratterizza il dibattito tra le destre europee, con l’iniziativa sulle sponde dell’Albania del governo Meloni, quello di Lucano è certamente un exploit che apre a una serie di ragionamenti. «Noi – ha chiarito Calabrese – la pensiamo in maniera diversa su queste problematiche, Lucano ha proposto un modello di accoglienza che ha portato dei risultati, gli veniva contestato l’aspetto amministrativo, ha avuto un processo, è stato assolto in parte. La sinistra lo porta come propria bandiera, in bocca al lupo a Mimmo, è una bravissima persona. Sono scelte che si fanno, penso anche a quella di candidare Ilaria Salis quasi per sottrarla ad un processo. Non so se Lucano e la Salis potranno portare un contributo all’interno del parlamento europeo. Noi abbiamo fatto un altro percorso con un altro tipo di classe dirigente. Va detto comunque che la vera sorpresa di questa tornata elettorale, oltre alla conferma di Fratelli D’Italia, è Avs, per la sinistra un risultato importante. Mentre gli elettori non hanno premiato Renzi e Calenda».
Il Pd a livello nazionale ha avuto una performance importante arrivando a quattro punti da Fdi. Mentre è in netto calo il Movimento 5 Stelle. «Io penso che sul Movimento 5 Stelle siamo ai titoli di coda – ha detto Calabrese senza mezzi termini – manca il manifesto funebre. Stiamo parlando di un movimento che ha rappresentato la pagina più brutta e sconcertante della politica italiana. Penso all’Ecobonus, hanno convinto i cittadini che non bisognava lavorare. I cittadini hanno smascherato questo bluff. Non hanno sconfitto la povertà come ci hanno raccontato, hanno fatto tutto e il contrario di tutto di ciò che dicevano. Sul Pd, c’è la conferma di un leader che è stato eletto dal popolo più che dal partito. Piace alla gente, sta costruendo un partito diverso rispetto al passato».
I calabresi hanno votato con convinzione i rappresentanti della Calabria, forse tranne nel caso del Pd. «Piano piano – ha evidenziato Calabrese – i calabresi capiscono che non bisogna delegare agli altri la propria rappresentanza. Sono stati eletti Princi, Nesci, Lucano e Tridico, anche se quest’ultimo è meno radicato in Calabria. Adesso avremo quattro rappresentanti calabresi in Europa, non male considerato che spesso si racconta che la Calabria è fuori dall’Europa. Spero che tutti si impegnino per dare un contributo fattivo per la nostra terra, penso ad esempio alla sanità».
In Europa le maggioranze di governo sono andate in crisi, su tutte la Francia, tranne l’Italia. «Cresce tutta la coalizione rispetto alle politiche – ha sottolineato l’assessore regionale – ma c’è un dato preoccupante che è l’astensionismo. Sia per disaffezione rispetto alla politica, sia perché i cittadini vedono l’Europa lontana. Forse è stata sbagliata la scelta di votare di sabato e domenica. Bisognerebbe votare nei giorni feriali e non festivi. In ogni caso c’è un risultato che parla chiaro, la vittoria di Giorgia Meloni. Ci spinge a portare avanti un progetto politico per la Calabria e per l’Italia anche insieme al nostro leader locale Wanda Ferro. I nostri rappresentanti hanno girato in lungo e in largo i territori. È stata un’arma vincente».
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