«Quella registrazione non la posso usare, vi sembra normale?». Lo ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri in merito al Ddl Nordio sulle intercettazioni, intervistato dalla vicedirettrice de il Fatto Quotidiano, Maddalena Oliva, al Festival del Giornalismo d’inchiesta di Massa Lubrense. «Vi faccio un esempio – ha detto l’ex procuratore capo di Catanzaro – mettiamo il caso che in questa piazza ci sia un negozio di elettrodomestici e il negoziante vende anche cocaina. Questa sera c’è una festa in villa e il proprietario della villa che può essere un politico o un pubblico amministratore, entra in questo negozio non per comprare un computer ma per comprare 100 grammi di cocaina. È amico del commerciante e mentre parla confessa una corruzione, confessa un appalto truccato, confessa un reato che riguarda la pubblica amministrazione. Dentro questo negozio c’è una microspia che è stata autorizzata dal giudice per il reato di associazione a delinquere e finalizzata al traffico di stupefacenti. Però noi attraverso questa microspia – ha proseguito Gratteri – oltre ad ascoltare la vendita di 100 grammi di cocaina, stiamo sentendo parlare di un reato grave che riguarda la pubblica amministrazione e, allora, voi dovete sapere che io questa intercettazione non la posso utilizzare. Ma vi sembra normale? Un’intercettazione autorizzata dal giudice, non abusiva, però solo perché si parla di un altro reato io non la posso usare? Qual è la logica? Qual è la ratio della norma?». Gratteri è andato avanti con il suo esempio. «Dopo mezz’ora – ha detto – nel negozio entra un tossico per comprare cinque dosi, perché lui deve vendere quattro dosi per avere la sua gratis, ed entra in questo negozio con una bottiglia di liquore. Il proprietario gli chiede come mai vada in giro con la bottiglia e il tossico gli risponde “l’ho rubata qua al supermercato di fronte”. Ecco, voi sapete che questa intercettazione la posso utilizzare? Ma vi sembra normale? Queste sono le domande che i giornalisti devono fare quando di fronte hanno uomini di governo e parlamentari che fanno queste leggi. Vi devono dare una risposta su queste domande. Su queste domande non si può passare sopra, non si può tirare il pallone in tribuna», ha concluso Gratteri tra gli applausi. (redazione@corrierecal.it)
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