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Il rilancio dei borghi contro la “desertificazione”. La Regione lancia un bando da 5 milioni

Occhiuto e Gallo presentano una misura che ha l’obiettivo di arginare i flussi demografici “in picchiata” e di attrarre nuovi residenti

Pubblicato il: 08/08/2024 – 12:43
Il rilancio dei borghi contro la “desertificazione”. La Regione lancia un bando da 5 milioni

CATANZARO Ripopolare e rilanciare a livello imprenditoriale i borghi della Calabria per porre un argine alla picchiata dei flussi demografici e allo spopolamento ma anche per attrarre nuovi residenti con innegabili benefici anche sul piano economico oltre che sociale: è questo l’obiettivo di un bando – sperimentale – lanciato dalla Regione Calabria con un investimento complessivo di 5 milioni. A presentarlo, in una conferenza stampa alla Cittadella, il presidente della Giunta Roberto Occhiuto, l’assessore regionale con delega alle aree interne Gianluca Gallo, il direttore dell’Uoa Montagna Domenico Pallaria e il dirigente regionale Antonio Riga. «E’ evidente – ha ricordato Occhiuto – l’incidenza dei flussi demografici sui processi di crescita ma anche sulla distribuzione delle risorse, con la conseguente penalizzazione della Calabria rispetto alle altre regioni del Nord. Questo tema va affrontato con politiche che sappiano contrastare questo effetto nettizzando questi flussi e attraendo in Calabria persone – come pensionati e lavoratori – che provengono da altre regioni e questo bando va in questa direzione».

L’intervento di Gallo

Secondo Gallo «è importante che la Calabria delle radici non muoia. Utilizzando fondi nazionali per la montagna abbiamo voluto dare un segnale importante ai Comuni montani e parzialmente montani. Ci avevamo provato qualche anno fa, non ci eravamo riusciti, oggi ci riusciamo grazie alla volontà del presidente Occhiuto. Con il bando offriamo la possibilità di dare almeno 20.000 euro a chi, nei comuni fino a 3.000 abitanti, deciderà di trasferire la propria residenza e di iniziare un’attività imprenditoriale, che naturalmente dovrà trovarsi in connessione con le esigenze del Comune. E poi per gli anziani o per chi fa lavoro agile offriamo la possibilità di avere 5.000 euro una tantum all’anno per trasferire la propria residenza in questi comuni. Altri 6 milioni- ha quindi sostenuto Gallo – le destiniamo per altro tipo di investimenti ai Comuni montani, dalla realizzazione di piattaforme per l’elisoccorso ad altre iniziative come ristrutturazioni, riconversioni o anche manutenzioni ordinarie e straordinarie di pezzi di territorio».

L’intervento di Occhiuto

Occhiuto ha espresso «un ringraziamento non rituale all’assessore Gallo perché la materia delle aree interne sta avendo un impulso come mai in passato, e sono contento che il Dipartimento, anche grazie al contributo del dirigente, sta intervenendo su questi temi, Non è un ringraziamento rituale perché l’intervento a cui tengo di più riguarda gli incentivi per abitare i Comuni montani: ho chiesto ai miei assessori di sviluppare più iniziative in questa direzione e l’assessore Gallo è stato il più rapido, perché con questa misura vogliamo sperimentare la possibilità di attrare nuovi residenti. La Calabria – ha aggiunto il governatore – ha dati macroeconomici in picchiata perché perdiamo giovani e residenti e quindi anche porzioni di Pil. Noi dobbiamo nettizzare questi flussi migratori, creando le condizioni a lungo periodo ma anche iniziative a breve periodo per attrarre nell’immediato, e tantissimi borghi calabresi offrono questa possibilità che può rendere la Calabria una regione ancora più accogliente per pensionati e lavoratori. E’ sfuggita alla stampa calabrese una elaborazione dell’Istat che – ha rilevato Occhiuto – ha misurato il grado di benessere in Italia e ha verificato che la Calabria è prima almeno per quanto riguarda la sicurezza, con meno denunce per furti e rapine, smentendo l’immagine della Calabria come regione insicura. Tra l’altro ho chiesto al presidente dell’Inps di verificare la possibilità di attribuire ai pensionati un incentivo direttamente nel cedolino della pensione, sarebbe un grande risultato se potessimo dire ai pensionati che aumenta il loro benessere e quindi la loro pensione se decidono di venire in Calabria».  Occhiuto ha poi citato un altro caso, quello dei Comuni con numero alto di residenti ma che lavorano stabilmente e sono domiciliati fuori Calabria «e per questo concorrono alla formazione del Pil di altre Regioni, con la Calabria che paga se si curano altrove: questo è un tema sempre trascurato e porrò prossimamente quando si deve fare il riparto di risorse per la mobilità passiva». (c. a.)

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