Meloni, vacanze finite con una divisione nella maggioranza

ROMA Le vacanze in Puglia di Giorgia Meloni si concludono con una divisione nella maggioranza che la presidente del Consiglio avrebbe sicuramente evitato volentieri. La decisione di aprire un dibattito sullo ius scholae da parte di Antonio Tajani, leader di Forza Italia, vice premier e ministro degli Esteri, ha creato tensioni con la Lega, secondo la quale è addirittura a rischio la “stabilità del governo”. In questo contesto Meloni tornerà in sella a Palazzo Chigi la settimana prossima dopo una pausa di alcuni giorni nella masseria Beneficio di Ceglie Messapica, insieme con la figlia Ginevra, l’ex compagno Andrea Giambruno, la sorella Arianna con il marito, il ministro Lollobrigida e le loro figlie. Il primo appuntamento in programma dovrebbe essere il vertice di maggioranza annunciato dallo stesso Tajani per venerdì prossimo, 30 agosto. A meno che non venga convocata prima una riunione del Consiglio dei ministri. Fra i dossier sul tavolo del governo vi sono l’indicazione del commissario europeo che spetta all’Italia (in pole position si trova il ministro degli Affari europei, Raffaele Fitto) e la manovra economica. La premier ha anche in programma una trasferta a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a metà settembre, e a ottobre a Bruxelles per il Consiglio europeo. A novembre è prevista la riunione del G20 in Brasile e quella della Cop 29 in Azerbaigian. Ma è assai probabile che faccia altri viaggi prima, in Europa e non solo. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore, e’ prevedibile che Meloni si occupi della politica interna con una attenzione ancora più grande rispetto ai primi due anni di governo. Da monitorare l’attività parlamentare, che riprenderà ai primissimi di settembre nelle commissioni. Fra le prime votazioni di rilievo c’è sicuramente quella, al Senato, riguardante la nomina dei due componenti del Cda della Rai il 12 settembre. La maggioranza ha finora dimostrato compattezza e disciplina, ma secondo alcuni osservatori Tajani, con la sua proposta sullo ius scholae, ha di fatto aperto una fase in cui la coesione fin qui dimostrata potrebbe venire meno mettendo effettivamente a repentaglio la tenuta dell’esecutivo. Una prova concreta, oltre alla stesura della manovra, saranno poi i nuovi voti sul premierato ma soprattutto le elezioni regionali previste per l’autunno, per le quali si ipotizza un election day. (AGI)

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