LAMEZIA TERME In Calabria gli alunni di ogni ordine e grado, per l’anno scolastico 2022/2023 con cittadinanza italiana iscritti a scuola sono stati 265.051, mentre gli alunni con cittadinanza non italiana sono stati 13.065 e rappresentano il 4,9% dell’intera popolazione studentesca. Mentre gli studenti con cittadinanza non italiana, ma nati in Italia, in Calabria sono 5.499. I dati sono stati pubblicati in uno studio del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha evidenziato, tra l’altro, come la percentuale di studenti non italiani diminuisca drasticamente con l’avanzare degli anni di studio. Se alla scuola primaria, la presenza di alunni stranieri è consistente, con una percentuale che supera il 15%, questo numero si riduce drasticamente alle scuole medie e ancora di più alle superiori. Un dato che evidenzia come la scuola italiana, pur garantendo l’accesso all’istruzione per tutti, non riesca a trattenere gli studenti stranieri fino al completamento del ciclo di studi.
Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e complesse. Tra queste, un ruolo importante è giocato dalle difficoltà di integrazione, dalla barriera linguistica e dalla mancanza di un supporto adeguato per gli studenti stranieri e le loro famiglie. Le distanze tra gli studenti italiani e quelli di origine migratoria rimangono sempre notevoli. Nell’A.S. 2022/2023 gli studenti italiani in ritardo sono il 7,9% contro il 26,4% degli studenti con cittadinanza non italiana. Il massimo divario si riscontra nella scuola Secondaria di II grado dove le percentuali dei ritardi diventano rispettivamente 16,0 e 48,0. Nell’A.S. 2022/2023, l’83,9% degli studenti di 10 anni di età con sfondo migratorio frequenta regolarmente la quinta classe di scuola Primaria, l’11,5% ha un anno di ritardo, l’1,0% ha accumulato due anni e oltre di ritardo.
La percentuale degli studenti di origine migratoria quattordicenni che frequenta la prima classe di scuola Secondaria di II grado con percorso di studio regolare si attesta al 68,1%, il 30,0% frequenta ancora una classe di scuola Secondaria di I grado; il 24,7% è in ritardo di un anno, il 4,6% di due e lo 0,7% di tre anni. All’età di 18 anni la percentuale di studenti regolari scende al 47,0% contro il 53,0% in ritardo: si va dal 2,0% dei diciottenni che frequenta il primo anno di Secondaria di II grado fino al 31,1% che frequenta il quarto anno. Gli studenti in ritardo con almeno 19 anni di età ammontano a 31.042 unità. I dati mostrano che il percorso scolastico delle studentesse appare più regolare rispetto a quello dei ragazzi. All’età di 10 anni le studentesse in ritardo di 1 anno o più, sono il 11,5% contro il 13,5% dei ragazzi. All’età di 14 anni, le studentesse che frequentano ancora classi di Secondaria di I grado sono il 26,1% contro il 33,6% dei maschi. All’età di 18 anni, gli studenti in ritardo sono il 59,0% e le studentesse il 47,4%. (ElvMad)
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