GENOVA “Fisicamente sto bene, per quanto possibile. Ho appena finito le mie trenta sedute di radioterapia. Ho appena cominciato con l’immunoterapia” e “funziona”. A riverlarlo è Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato scelto dai leader del centrodestra per la corsa alla guida della Regione Liguria, in un’intervista a Il Corriere della sera. Pensa di essere in grado di reggere quel che la aspetta? “Se mi conoscono tutti come ‘u sindacu che cria’, il sindaco che grida, garantisco che i linfonodi non sono riusciti ad annullare la mia capacità di urlo. Ci riesco ancora, anche piuttosto bene”. Cosa l’ha convinta a candidarsi? “Quaranta minuti di conversazione con Giorgia Meloni. Oltre a quelle fatte con gli altri leader del centrodestra, che ringrazio per la fiducia”. Meloni “mi ha veramente impressionato per come ha descritto la situazione. E per le motivazioni che la portano a pensare che io sia la persona giusta per questo lavoro”. Per Bucci “diventa ogni giorno più evidente che qui in Liguria c’è un problema grosso. Non voglio lasciare la mia regione ai signori del No. Magari sanno finanziare le opere con un decreto, ma poi le rallentano con le loro contraddizioni interne”. “Genova e la Liguria non sono in ginocchio, questa è una descrizione falsa della realtà. Dobbiamo guardare al futuro”. “Ora, senza esagerare, c’è una emergenza politica. Non voglio che la Liguria torni indietro, che si butti via il lavoro di questi ultimi anni”. Non teme di essere il soggetto di una mossa politica e umana della disperazione? “Direi di no. Anche se la disperazione talvolta fa vincere battaglie politiche che venivano date per perse. Pensavo che per me fosse possibile rimanere a fare il sindaco, un mestiere che amo. Ma voglio garantire una continuità sulla visione della città e della regione”. Bucci liquidatore del ‘totismo’? “Rispetto a Giovanni sono più sobrio come carattere. Ma non so cosa sia il totismo, non amo queste definizioni. Se qualcuno mi dice che in questi anni la Regione ha fallito, ribatto che tutti i parametri importanti sono migliorati. Anche la gente lo sa. Alla gente interessano i fatti: abbiamo costruito in fretta e bene il Ponte San Giorgio, abbiamo ingrandito il porto. Io resto molto concentrato sui fatti. E per favore, che nessuno parli di buccismo”, conclude Bucci. (AGI)
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